Voce al tifoso - Campo, stadio e società
"Andata in archivio l'ultima giornata di un campionato che cederà lo scettro al mondiale qatariota, in casa Inter si è finalmente vinto uno scontro in alta quota grazie a un 2-3 contro un'Atalanta ultimamente poco ispirata. La vittoria era l'unica strada percorribile dai bauscia e così è stato ma aver subito altre due reti (sulla seconda Onana ha colpe ben precise) non è il miglior viatico se si vuole puntare molto in alto. Puntare molto in alto vorrebbe dire Scudetto il resto, come si sa, conta poco o nulla ma i -11 dal Napoli (imbattuto) non permettono voli pindarici se poi sul groppone c'è l'aggravante di 5 sconfitte e troppe reti subite (22) è meglio non farsi troppe illusioni. Con questo non vuol dire non credere che ciò che oggi rasenta l'impossibile non sia possibile ma affinché lo sia dovrà essere il Napoli (e forse la Juventus in "pericolosa" risalita...) a "deciderlo" con l'Inter che, a partire dalla prima dell'anno che verrà contro i partenopei, dovrà essere praticamente una macchina perfetta (o quasi) fino al gong... AMALA...!!!".
Francesco
"Gentilissimi di fc Inter, approfitto della sosta per dire la mia sul nuovo stadio di San Siro. Ritengo che uno stadio non possa essere in alcun modo paragonabile ad un Santuario in un'epoca in cui peraltro anche la chiesa Cattolica sta vendendo o ha venduto innumerevoli chiese minori ad associazioni,enti e privati e questo in tutta Europa e negli Stati Uniti. Tutti noi avremmo voluto che San Siro fosse stato ristrutturato ma è evidente che i pasticci avvenuti con la discutibile ristrutturazione di Italia '90 e gli altri numerosi interventi susseguitesi negli anni non permettano una ristrutturazione efficace e dai costi ragionevoli. Chiunque possieda un immobile sa che le ristrutturazioni costano care,sono soggette ad aumenti di costi in fieris e a volte non è poi possibile ottenere ciò che si vuole per problemi strutturali insormontabili. Io penso che una città come Milano l'unica piccola metropoli presente in Italia e in Europa nel raggio di 500 chilometri debba e possa fare uno stadio nuovo soprattutto nelle adiacenze di quello vecchio. Penso debba e possa per la mentalità metropolitana che ci si aspetta, per il segnale di rinnovamento che manderebbe all'Italia e all'Europa,per la grinta un po'sfrontata che ci si aspetta da questa città. Leggevo un gran bel libro ambientato ai tempi di Brunelleschi e il Papa fece demolire due torri proprio del Brunelleschi perché non si intonavano con il resto di San Pietro. Vien da sorridere miliardi di Euro buttati giù una autentica meraviglia per gli occhi odierni. Ma di più dico che la Chiesa Cattolica un giorno sarebbe capace di buttare giù tutto e rifare anche San Pietro: il cristianesimo esisteva da 1.500 anni prima che si costruisse San Pietro. Uno stadio non è una cattedrale e se già le cattedrali non così raramente sono state fatte,rifatte,vendute e abbattute, non capisco perché uno stadio non possa essere abbattuto e rifatto nei pressi. Forza Milano: garra! Distinti saluti".
Andrea
"Buon giorno, leggo l'editoriale di Cavasinni e sono d'accordissimo. Sono anni che Vi scrivo e anni che ripeto la stessa cosa. Inutile stare zitti sperando di dare un segnale di eleganza ,con questi non funziona, lo abbiamo visto negli anni. Abbiamo bisogno di uno che ci difenda .Chi meglio di Bonolis, interista e capace come pochi di comunicare, di essere pungente ed esprimere in due parole la questione. Va bene incassare con eleganza ,ma vi posso garantire che non ci sono tanti tifosi eleganti in giro e noi ne abbiamo a che fare. Direte ma è SOLO CALCIO,lo so, ma si perdono amicizie di una vita per il SOLO CALCIO.. Visto la lunga pausa, Vi auguro buone feste".
Johnny