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Voce al tifoso - Riflessioni dopo la vittoria rocambolesca a Firenze

di Redazione FcInterNews.it

"Gentilissimi di fc Inter, passo su una gara da vincere largo che come giustamente avete scritto nelle pagelle non chiude le domande vacanti sul nostro allenatore e su qualche singolo. Mi concentro sulle gare a Firenze dove abbiamo subito gravi ingiustizie nel recente passato,insulti gratuiti e veniamo aspettati come fossimo la Juventus. Quando invece la Juventus si presenta al Franchi, i padroni di casa svaniscono e ad ogni sessione di mercato quando possibile cedono ai biancoeneri i pezzi migliori. Mi domando se Commisso e i fiorentini soffrano di daltonia e scambino le strisce blu con quelle bianche oppure verosimilmente che a forza di vendersi non siano diventati gobbi, una triste provincia ingobbita. Magari sottobanco sono lo stesso club. Distinti saluti".

Andrea

"Bene ,anzi molto bene il risultato ma ahimè solo quello…… ritrovati i giocatori più importanti (Lautaro e Barella sono di un’altra dimensione calcistica) rimaniamo vittime di un allenatore inadeguato per mentalità ! Il pullman davanti alla porta sul 2-3 è emblematico di una mentalità provinciale che non si adatta al blasone dell’Inter , i giornali parlano di mancanza di coraggio ma io ho visto proprio paura negli occhi di Inzaghi, una paura che riesce sempre a trasmettere ai giocatori e lo fa fin dall’inizio tenendo i giovani talenti ,comprati con soldi che non ci sono , in panchina per affidarsi a giocatori di esperienza ( quella serve più per firmare un contratto che per correre su e giù 99 minuti ) dimostrando inoltre di non essere in linea con la società e con le sue casse maltrattando i giovani , perché se ad Asslani dici che può giocare solo al posto di Brozo e poi quando Brozo non c’è ti inventi Chala in quel ruolo (che poi la davanti a mandare gli attaccanti in porta non c’è l’hai piu !)lo stai proprio maltrattando ! E poi basta con i suoi amici ….. Correa non è da Inter ,ed Acerbi che è una buona riserva non lo puoi mettere anche a sinistra perché per esempio ieri sera quando si è trovato di fronte uno forte ci ha fatto prendere un gol e mezzo ( il fallo scellerato di Dimarco era per coprire un buco suo……). Insomma come molti hanno già più volte detto non sa leggere le partite in corso,sbaglia i cambi e non sa gestire i giovani . Secondo me non credo sia indispensabile uscire dalla Champion ed essere tagliati fuori dal campionato per cambiare l’allenatore perché se non lo cambiamo sono sicuro che succederà questo. La squadra c’è e lo sanno tutti …… perché non provare ad evitare un disastro annunciato? Amala".

Alberto

"Spett.le Redazione, giocavo al calcio il secolo scorso e non mi sono mai aggiornato sul regolamento. Ieri sera ho visto una decisione che mi ha sbalordito. Il giocatore toscano dopo aver concluso a rete direi indisturbato, ma comunque fuori dallo specchio della porta, ha subito un brutto ed evidente fallo . A rigor di logica era espulsione e non rigore. Il rigore avrebbe penalizzato parzialmente l'Inter che comunque era in vantaggio. Se la Fiorentina lo avesse sbagliato ? Molto più penalizzante giocare un'ora in 10. E se il giocatore viola dopo due secondi avesse ricevuto un cazzotto sarebbe stato rigore lo stesso ? Io avrei capito il rigore se il pallone fosse rimasto in campo e l'intervento gli avesse impedito eventualmente di rialzarsi. Grazie se vorrete chiarire. Magari pubblicando la risposta potreste rendere edotti altri ignorantoni come me. Buon lavoro".

Domenico

"Buongiorno,all ombra di Giotto l Inter fà il BOTTO! sul trenino della cordigliera Andina che è stata la partita,salite,discese e vertigini var-ie,e grazie all armeno bottino pieno,sembrerebbe tutto a posto,ma secondo me no,abbiamo incassato 3 gol,e aver tolto Martinez non mi ha convinto per niente,sembra che non si recepisca che provare a difendere ed abbassarsi solitamente ci porta danno,poi non stò dicendo che dobbiamo arrembare 90 minuti,ma un equilibrio gestionale bisogna trovarlo,ora si vede tantissima voglia e quel cuore enorme che aspettavamo tutti noi tifosi, perchè sappiamo che comunque i ragazzi lo hanno eccome avanti cosi,testa alla prossima FORZA INTER;FORZA RAGAZZI,AMALA!!Grazie a tutti".

Gianluca

"Gentile Redazione, la situazione tecnico-societaria dell'Inter denota una tale ambiguità che è come se alle porte d'ingresso dell'HQ nerazzurro in Viale della Liberazione fosse affisso un cartello con un voluto gioco bilingue di parole. Una specie di locandina idonea ad illustrare una pièce pallonara in forma di teatro dell'assurdo. La prima scritta reciterebbe l'inequivocabile testo in inglese ON SALE (in vendita); la seconda rivelerebbe invece un'esplicita inclinazione al risultatismo nostrano: SI SALE (in classifica...), avendo picconato altri 9/11 punti totali all'Everest delle battistrada (scrivo prima di Atalanta-Lazio e Roma-Napoli). Quale delle 2 diciture evocate sarà foriera di reali sviluppi, pardon repliche, lo scopriremo solo vivendo... Al riguardo, la viva speranza è che almeno il noto proverbio "Il cane di DUE padroni muore di fame" non si tramuti nella peggior parafrasi finanziaria nerazzurra. Ossia: "Il mandato di vendita dell'Inter a DUE banche d'affari - previa 'DUE diligence' - non riesce a trovare alcun potenziale acquirente". Nella febbrile attesa di saperne di più, ci si era approssimati a mettere piede al Franchi di Firenze consapevoli che i rischi della trasferta nerazzurra - nonostante questa risultasse storicamente insidiosa - potessero invece essere ridotti quasi all'osso. Non foss'altro perchè i viola risultavano avere - assieme a quello del Torino - il penultimo attacco del campionato con appena 8 reti segnate, depauperato ulteriormente dall'infortunio leccese occorso a Jovic, solo all'ultimo recuperato per la panchina al pari del portiere titolare Gollini. Poi, invece, c'è mancato un pelo che la punta serba, rediviva, facesse andare di traverso agli interisti l'ammazzacaffè del sabato sera, nonché il pranzo domenicale. Il compianto Dario Fo l'avrebbe chiamato "Mistero buffo" (del calcio)... A confortare poi, NON ci sarebbe stato, soprattutto, l'imbarazzo destabilizzante collegato al fatto che il presidente Zhang se ne potesse venir fuori con un'insaputa corrispondenza di amorosi SENSI col suo omologo viola Commisso: giusto sulla falsariga di un certo trend mediatico di taluni soggetti apicali... Magari intonando - "rigorosamente sul treno" usato per la trasferta toscana - il famoso brano di Odoardo Spadaro: "La porti un bacione a Firenze". Certo, come no! E poi chi li avrebbe trattenuti tutti quegli appassionati di buona memoria che non hanno certo dimenticato la dabbenaggine (eufemismo!) di tal Abisso, direttore di gara di un famoso Fiorentina-Inter del 2018-19 terminato 3-3. Circostanza nella quale - nonostante le evidenze avverse del Var - venne decretato un rigore inesistente fatto battere ai viola addirittura al 101° minuto (90+11...) che fece sbottare l'allora tecnico nerazzurro Spalletti con una frase ai confini del porno ("fallo di capezzolo di D'Ambrosio...") diventata iconica al pari di tante altre di Mourinho. Ci mancava solo che ieri sera da Firenze ne fosse sortito un altro 3-3, come se quello di Barcellona fosse già stato metabolizzato... Tornando allo "scongiurato coming out" del presidente Zhang, altro quindi che saluti affettuosi al capoluogo fiorentino! Semmai - stante la summenzionata omonimia in MAIUSCOLO - certe evocate "liaison" affaristiche potrebbero forse esistere fra lo stesso Steven ed il "brianzolo" Silvio (sempre accompagnato dal fido Adriano...) per via della "tutela pallonara" che i nerazzurri avrebbero affidato al neopromosso Monza col prestito annuale del genietto ex Sassuolo (Sensi): unica fattispecie realistica nella quale quel Silvio si sarebbe ritrovato a passare dall'etichetta di "badato" a quella di "badante"... Oltretutto la mancata percezione del pericolo viola era da ricollegarsi anche a quella scelta "autoctona" del loro presidente Commisso per la panchina - nel senso del tecnico Italiano - che, a differenza del rendimento più che soddisfacente assicurato nella prima stagione, sembra pagare quest'anno molto meno. Allorquando un 7° posto in campionato aveva fruttato la qualificazione ad una coppa europea - la novella Conference League - che non vedeva iscritta la Fiorentina da ben 6 anni. E nonostante l'ultimo mercato estivo dei toscani avesse portato in dote, tra gli altri, giocatori "di grido" in cerca di rilancio (leggasi Jovic e Gollini) oppure di conferme su piazze più blasonate (ed è il caso di Barak, con in valigia uno score veronese 2021-22 di tutto rispetto, alla luce delle ben 11 reti realizzate da trequartista). Venendo finalmente all'esito pazzoide di Fiorentina-Inter, mi limito solo ad osservare come fosse un preciso dovere nerazzurro - indiretto nonché al minimo sindacale - peggiorare la media punti stagionale del tecnico più "indigeno d'Italia", abbassandola ulteriormente da 1,31 a 1,23 rispetto a quella dell'anno scorso (1,68). Tradotto: vittoria nerazzurra al Franchi per continuare a credere nella rimonta scudetto. Ora, invece, nell'ottica del prossimo fondamentale incrocio di Champions contro il fanalino di coda ceco (che non è una battuta sgrammaticata...), sopravvengono almeno 3 considerazioni, di cui una semiseria che tratto subito. Quelli del Viktoria Plzen meriterebbero di venire sconfitti anche solo come "giusta punizione" per non aver usato la decenza di comprarsi nel frattempo una vocale (eufonica), tale da rendere almeno più intelliggibile - agli occhi dell'Europa - la 2a parte della loro denominazione, Plzen: pure in barba alla toponomastica ceca! Il secondo appunto concerne invece - più seriamente - la smentita di ciò che, da giorni, vanno cianciando sull'Inter, all'unisono, quelli del Corsport e di Tuttosport circa, rispettivamente, la "condanna a vincere per staccare un pass verso gli ottavi" e "Una sfida da vincere a tutti i costi". Allorché invece tutti sanno - dalle Alpi Carniche ai Monti Iblei siracusani, tanto per restare all'orografia nazionale - che, di fatto, ai nerazzurri basterà replicare lo stesso risultato dei catalani. Certo, alla Beneamata non potranno essere richieste attitudini divinatorie giocando 2 ore prima di Barça-Bayern... Laddove una precedente vittoria interista potrebbe anche demotivare già in partenza i blaugrana - ormai (de)culés, visto il loro probabile mancato accesso agli ottavi di CL per il 2° anno consecutivo... - a tal punto da lasciarne almeno uno ai tedeschi. E pertanto, con una classifica del girone C che dovrebbe ancora certificarne il primato - coi nerazzurri presuntivamente a 3 sole lunghezze dai bavaresi (10 punti contro 13), nonché coi partenopei quasi certi del loro primo posto nel girone A già dalla 5a giornata - vorrò proprio vedere se quelli di Mediaset avranno comunque la spudorata, vergognosa, malsana dunque censurabile idea di proporre la diretta in chiaro di un'insipiente Liverpool-Napoli piuttosto di un'avvincente Bayern-Inter nell'ultimo turno dei gironi eliminatori (1° novembre alle 21:00)... Con l'occasione, mi permetto allora di ricordare agli eventuali smemorati nerazzurri che l'Inter non solo non ha mai perso a Monaco di Baviera, ma ha vinto già 3 volte in trasferta contro i bavaresi ed, in un paio di circostanze, pure grazie a 2 gol di scarto: la 1a volta nella Coppa UEFA 1988-89 e la 2a giusto al Bernabeu nella finale di Champions del 2010. Ché, da che UEFA è UEFA, quella volta a Madrid risultava il Bayern squadra ospitante... E se stavolta all'Allianz Arena ci scappasse addirittura un fantasmagorico 0-3 per un primato nerazzurro (straniante) nel girone C? Non succede, ma se succede... Intanto, con la qualificazione molto probabile dei nerazzurri agli ottavi di CL, tutte quelle schiere di detrattori dei nerazzurri un tanto al kg - palesatisi all'indomani del sorteggio dei gironi e prescindendo dalla loro ipotetica estrazione siderurgica ("raggruppamento di ferro" sentenziarono questi) o delle onoranze funebri ("girone della morte" bofonchiarono quegli altri) - meriterebbero che li si "surriscaldasse" almeno un po' la lingua (se non la tastiera...), avvicinandosi idealmente ad un altoforno o paventandosi financo alla porta dell'Ade...".

Orlando

"Anche Sabato sera Fiorentina Inter si è dimostrata una gara ad alta tensione. I tanti episodi più o meno interpretati correttamente dall'arbitro Valeri, il cui operato è oscillato a metà tra il decisionismo e l'indecisionismo, quasi a chiedere l'aiutino dalla sala VAR, ho poi sortito una elettricità eccessiva in campo. Molti, sui vari media, opinionisti vari e giornalisti, a fare le pulci sul "mezzo fallo" (ammesso in prima battuta dallo stesso Italiano nell'intervista a Sky) e nessuno che si sia soffermato sul gigantesco, per me, fallo da rigore su Di Marco, oltre alla sbracciata che Jovic ha fatto su De Vrij. Terracciano uscendo su Di Marco ha respinto il tiro dell'esterno interista franandogli poi addosso abbattendolo. Certo involontariamente ma nessuno ha notato che la palla fosse poi rimbalzata lentamente alle spalle del portiere quindi ancora nella disponibilità di chi attaccava e che proprio per quell'abbattimento avrebbe dovuto portare a decidere il rigore per danno procurato ed invece no. Valeri sembra aver adottato un metodo di compensazione tra gli errori suoi di valutazione perché a mio avviso è un arbitro a cui sfugge il controllo se i calciatori non lo agevolano. Tornando alla partita, inspiegabile la confusione difensiva interista sul gol del 3-3, per fortuna la voglia di vincere ha determinato l'insperato gol della vittoria. Inzaghi, ahi nei cambi anche stavolta. L'unico veramente centrato, Dzeko per Correa ma l'avrei fatto anch'io. Come anch'io avrei cercato di preservare energie allo stesso Dzeko ma Correa non ha collaborato (come al solito) ed al Toro peccato che gli abbia risparmiato solo dieci minuti, sostituendolo con Dunfriess, messo come secondo attaccante. Per fortuna ora le performance atletiche di squadra siano nettamente migliorate così da permettere a Barella e Mhkitaryan a sprintare al 95' per 70 metri a quella velocità. Adesso viene la partita della stagione, quella di CL per accedere agli ottavi. Comunque la coperta della rosa Inter è rimasta corta, speriamo Lukaku possa essere tornato quello di due anni fa".

Fredrik


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Domenica 15 dicembre