Quarto derby stagionale, il primo in cui chi vince fa fuori l'altra. Dopo lo 0-0 dell'andata, Inter e Milan si sfidano per il ritorno delle semifinali di Coppa Italia: i rossoneri 'fuori casa' hanno il vantaggio della regola dei gol in trasferta, ma anche con uno scudetto in ballo nel weekend né Inzaghi né Pioli sono disposti a fare calcoli. Il tecnico dei nerazzurri conferma le indicazioni della vigilia: nel consueto 3-5-2, davanti ad Handanovic torna la difesa titolare con Skriniar, De Vrij e Bastoni. A centrocampo Darmian è preferito a Dumfries sulla corsia di destra, su quella di sinistra c'è sempre Perisic. Barella, Brozovic e il grande ex del match Calhanoglu in cabina di regia sulla mediana. In attacco tandem tutto argentino con il rientro di Lautaro a fianco di Correa. Dall'altra parte rossoneri con l'undici tipo: il modulo è il solito 4-2-3-1, Tonali e Bennacer formano il filtro davanti alla difesa. Sulla trequarti giocano Saelemaekers, Kessie e Leao alle spalle dell'unica punta Giroud.
Milan passivo e già spaccato in due in avvio di gara, che si lascia travolgere da un'Inter astuta e dirompente. La manovra avvolgente dei nerazzurri inizia dai difensori, passa da Correa che si abbassa e fa da raccordo con i centrocampisti, Calabria e Theo Hernandez sono in ritardo su Perisic e Darmian, mentre la retroguardia rossonera arretra nella propria area, dal cross dell'esterno destro al 3' Lautaro si stacca dalla marcatura di Tomori e trafigge Maignan con una splendida girata al volo. L'Inter, com'è chiaro sin dai primi minuti, decide di puntare sulle fasce, sfruttando le zone di campo dove il Milan appare meno protetto e arrivando sempre prima: da un lato Perisic può provare il duello uno contro uno con Calabria, dall'altro Darmian deve tenere d'occhio Leao e quindi lascia campo allo sprint di Barella. Nel Milan, che intorno alla mezzora tenta la reazione veemente alla ricerca del pari, non è un caso che la prima palla gol sui piedi dell'attaccante brasiliano nasca da una palla persa a centrocampo proprio dal 36 nerazzurro. Al 35' azione di contropiede per l'Inter, con Lautaro a fare da boa per Calhanoglu ed il turco a lanciare verso la porta Correa che però viene steso da Theo Hernandez (ammonito). Dopo l'offensiva dello stesso terzino francese chiusa dal salvataggio sulla linea di Perisic, il Milan al 40' rimane sbilanciato, Brozovic, che gode sempre dell'ampia libertà concessagli da Kessie, serve con la sventagliata Correa largo a sinistra, il Tucu gioca ancora una volta d'anticipo su Kalulu, si volta e serve il filtrante con i giri contati a Lautaro, che si infila tra Calabria e Tomori (l'inglese salendo tardi non fa scattare il fuorigioco) e con il tocco sotto supera Maignan firmando la doppietta.
Alla ripresa subito un doppio cambio per Pioli che gioca le carte Messias e Brahim Diaz al posto di Saelemaekers e Tonali, con Kessie che arretra in mediana al fianco di Bennacer. Mentre il Milan alza ulteriormente il proprio baricentro e fa salire un maggior numero di uomini in attacco, l'algerino si fa soffiare palla al 51' da Calhanoglu e scatena la ripartenza nerazzurra conclusa dal destro di Lautaro parato in corner da Maignan. L'Inter difende in maniera compatta e chiude ogni varco. Il fuorigioco di Kalulu annulla il gol dello stesso Bennacer, che sugli sviluppi del corner era riuscito a sfruttare un buco al limite d'area, con Lautaro stavolta in ritardo nel rientro. Al 70' il primo doppio cambio anche per Inzaghi che stravolge l'attacco: fuori i due argentini, dentro Dzeko e Sanchez. Due minuti dopo nel Milan entrano Gabbia e Krunic al posto di Calabria e Bannecer, nell'Inter Vidal rileva Calhanoglu. I rossoneri passano alla difesa a tre, a centrocampo Messias è il quinto a destra e Theo Hernandez sale così a sinistra, Leao si accentra e avanza accanto a Giroud. Le ultime due mosse di Inzaghi al 78' con gli ingressi di D'Ambrosio e Gosens, fuori Bastoni acciaccato e Perisic (in difesa Skriniar passa a sinistra mentre il 33 gioca a destra). All'82' ennesimo giropalla dell'Inter, Vidal e Barella mantengono in cassaforte il possesso, poi il cileno premia lo scatto in area di Brozovic che beffa Brahim Diaz e serve sul secondo palo Gosens in anticipo su Kalulu: tris in stile Atalanta dell'ex della Dea, che sigla la sua prima rete in maglia interista mettendo il sigillo del 3-0 sul derby. Nel finale Pioli si affida anche a Lazevic e richiama in panchina Leao. Si chiude così dopo i 6 minuti di recupero concessi da Mariani. La squadra di Pioli calcia in porta 19 volte contro i 10 tentativi di quella di Inzaghi, ma gli attacchi pericolosi sono 38 a 33 in favore dei nerazzurri. L'Inter surclassa il Milan in acume tattico ed efficienza, guadagnando con merito la finale di Roma.
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DanieleAlfieri7
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