L'Inter oggi affrontava il Paok Salonicco in terra ellenica per l'ultimo test prima della sfida con lo Stjarnan in Europa League. Mazzarri opta per il 3-5-1-1 classico, senza scoprirsi. Hernanes alle spalle di Icardi la vera novità. Jonathan torna mezz'ala destra, con D'Ambrosio e Nagatomo sugli esterni, M'Vila e Kovacic completano la mediana. La difesa è invece confermata, con Vidic in mezzo a Juan e Ranocchia. I greci sono invece schierati con un più offensivo e aggessivo 4-2-3-1, che punta sul pressing alto. 

La gara iniza come da aspettative. I greci restano alti, pressano e sono aggressivi sul portatore di palla, fin dai difensori (per poco Handa non fa la frittata su un rilancio). I nerazzuri aspettano e restano abbastanza bassi, emerge in fase di recupero palla il solo M'Vila per qualche anticipo e uscita alta, proficua per la squadra. L'out di sinistra interista funziona meglio di quello di destra: Kovacic accende la luce, ancora a intermittenza, ma con buoni spunti e Nagatomo è sempre propositivo in fase di spinta. Dall'altra parte Jonathan ha grande iniziativa, ma manca la precisione, come nella spalla D'Ambrosio (spesso fuori ritmo e posizione). Mazzarri punta sulle ripartenze, ma Hernanes, che ha un paio di ghiotte occasioni per servire i compagni su errori del Paok, è farraginoso nell'assit decisivo per Icardi (anche se è suo l'unico tiro ospite verso la porta di Glykos). Paradossalmente è la squadra di casa, che fa la partita, a rendersi più pericolosa in ripartenza con Salpingidis, ma il diagonale viene respinto provvidenzialmente da Handanovic. 

La ripresa vede i nerazzurri schiacciati dal Paok, che riparte con grande piglio davanti. La palla gira lentamente e in orizzontale, c'è grande difficoltà a fraseggiare con il pressing dei greci. I nerazzurri però non rischiano nulla, poi Mazzarri manda in campo Osvaldo per D'Ambrosio, passando a una sorta di 3-5-2 (con l'ex Saints che svaria più di Maurito). Hernanes torna in mediana, Jonathan esterno destro: l'Inter sale col baricentro, cresce il possesso palla e si fa vedere dalle parti di Glikos (Nagatomo tira alto). Poi inizia la girandola di cambi. Mazzarri tatticamente rimane al 3-5-2 con Andreolli per Vidic (Ranocchia passa in mezzo), Guarin per Hernanes e Obi al posto di Nagatomo. Negli ultimi minuti la squadra di casa, rivoluzionata per dieci undicesimi, torna a farsi vedere. Le due formazioni si allungano e ci sono occasioni da entrambe le parti (finalmente) in ripartenza. Kovacic e Guarin hanno buone idee per Icardi-Osvaldo, ma i palloni sono sempre imprecisi e non vengono sfruttati degli ottimi spazi.

E così finisce zero a zero in una partita in cui l'Inter subisce poco, ma crea ancora meno. La squadra va meglio con le due punte e Jonathan esterno (D'Ambrosio non in giornata). Il gioco però latita, le verticalizzazioni sono imprecise. Osvaldo, al primo test con Icardi, dimostra di potersi adattare anche da finta seconda punta. Ci sarà il tempo per rodare il tandem. La vera nota positiva può essere la buona resistenza dietro, un passo avanti rispetto alla trasferta tedesca con l'Eintracht. Forse un po' poco prima della sfida in Europa. 

 

Sezione: L'angolo tattico / Data: Gio 14 agosto 2014 alle 21:40
Autore: Luca Pessina / Twitter: @LucaPess90
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