Finalmente Christian Eriksen. I tifosi dell'Inter a Antnoio Conte si sono goduti il danese nella sua versione migliore a Razgrad, contro il Ludogorets. Opaco da mezzala, brillante da trequartista, sia nel 3-4-1-2 che poi nel 4-3-1-2. "A Razgrad, per esempio, ha tirato in porta sei volte: col destro ha segnato l’1-0 su assist di Lukaku, col sinistro ha colpito in pieno la traversa, poi ha anche impegnato Iliev con un’altra conclusione a razzo - sottolinea la Gazzetta dello Sport -. Ma non solo: Eriksen sa passare benissimo (nei 6 anni e mezzo di Premier nessuno ha fatto meglio alla voce assist) ed è bravo pure nel calciare i corner, cosa non da poco vista anche la stazza dei corazzieri interisti. E dai suoi piedi stavolta è partito l’angolo da cui è nato il rigore che ha praticamente chiuso i conti per il passaggio del turno. Insomma, un Christian da leccarsi i baffi. Che poi è il motivo per cui l’Inter si è fiondata sul giocatore nel mercato di gennaio: Marotta voleva un crack, un centrocampista con un bagaglio di esperienza e qualità da mettere al servizio del gruppo nerazzurro da subito. Ed Eriksen con la notte di Razgrad ha dato la prima risposta importante. Conte sa benissimo che con Eriksen ha un jolly prezioso che può far saltare il banco avversario. E che deve essere sfruttato al massimo dei giri. Ecco perché il 3-5-2 che ha spesso fatto volare l’Inter sino a questo punto della stagione oggi ha bisogno di qualche aggiustamento e/o modifica. Proprio per fare rendere al top la stella danese. Che da mezzala resta imprigionato nel «personaggio» richiesto dal modulo, mentre da trequartista può tutto. In Europa League si è vista un’Inter messa in campo con il 4-3-1-2, ma in tasca Conte ha anche la carta 3-4-1-2, confermando le ali a tutta fascia (Candreva o Moses a destra, Young a sinistra)".

Sezione: Copertina / Data: Sab 22 febbraio 2020 alle 08:49 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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