Battesimo ufficiale 2018/19 al microfono della sala conferenze del Suning Training Centre per Luciano Spalletti, che dopo le presentazioni di Kwadwo Asamoah, Stefan de Vrij e Lautaro Martinez è protagonista del faccia a faccia con i giornalisti presenti sul posto, tra i quali l'inviato di FcInterNews.it. Ecco le sue parole.
L'Italia si è divisa ultimamente tra quelli che pensano che con Ronaldo ne guadagna il campionato italiano o che ora si lotti ora solo per il secondo posto. Lei dove si schiera?
"Lui darà forza e visibilità al nostro campionato, ma una volta il nostro era il miglior campionato del mondo e per puntare a vincerlo non si sperava sull'indebolimento delle altre ma a essere la piu' forte delle piu' forti, penso che questo gioco al rialzo ci portava alla continua progressione. L'arrivo di Ronaldo è uno di quegli slanci cui bisogna agganciarsi perchè si possa ridare vita a quel meccanismo di voler essere la piu' forte di tutti. In tutti i commenti si legge entusiasmo, voglia di confrontarsi, di affrontarlo, un'aria di grande sfida e grande calcio e questo fa bene al nostro movimento. Grande campione, convinto di essere forte. Ma nessuno può farci sentire inferiori senza il nostro consenso".
Alla luce della campagna acquisti, ritiene che l'Inter abbia avvicinato Juve e Napoli? Si può pronunciare la parola lotta scudetto?
"Non mi domando se potremo far bene ma perché non dovremmo far bene. Dovremo essere nella scia delle piu' forti dentro tutti gli obiettivi, e lo faremo perché la società sta lavorando bene per avere una rosa di 20 giocatori forti per poterli cambiare e vincere tutte le partite".
Che Inter sta vedendo, che impressione ha avuto dei nuovi?
"Si sono presentati tutti molto bene, entusiasti di vestire questa maglia, il concetto di appartenenza di cui abbiamo parlato tante volte. C'è una presa di considerazione da fare, un'attenzione da portare verso quei calciatori che hanno piacere a venire a giocare nell'Inter. Magari qualcuno poteva avere dubbi ma tramite il lavoro dello staff ora c'è un'appeal differente per quanto riguarda venire a giocare nell'Inter. Ci può essere anche il grande campione che nessuno si aspetta e questo ci rende orgogliosi del lavoro fatto da tutto. Questi calciatori sono stati scelti, seguiti, e devono servirci a far diventare questa squadra completa e forte in tutte le sue performance. Quest'anno abbiamo bisogno di una rosa superiore, cambi di livello e la società sta lavorando in questo senso. Il calcio è fatto di opportunità nascoste in un pallone, devi riuscire a sfruttarli tutti perché quello buono può essere l'ultimo dell'ultima partita come è successo nell'ultima stagione, determinando un'intera annata. Nessuno deve pensare che gioca poco, chi ragiona così non può far parte dell'Inter. Lautaro ci sta facendo vedere di essere forte, maturo nonostante l'età, bravo a ricevere palla spalle alla difesa, fare perno sui difensori per trovare la porta, mi sembra dallo sguardo dentro le situazioni, carattere forte come molti argentini. Politano fa vedere la sua velocità palla al piede, dribbling; De Vrij abituato a giocare in Nazionale, rendere giocabile una palla recuperata in poco tempo; Nainggolan è facile da descrivere, l'avete visto, è trasparente, come lo vedi. Quando lo guardi non rischi di essere ingannato, ti descrive perfettamente quello che è e paga le pene di essere uno senza cover. Salcedo è tipo Karamoh, ti punta e ti salta, Asamoah è completo e perfetto per tentare di ambire a fare dei passi in avanti, sa già quello che fare e come comportarsi, ha giocato in piu' ruoli e ha sempre fatto bene, è maturo, ha qualità fisiche e tecniche per assolvere a qualsiasi compito".
Orgoglioso del Mondiale di Perisic e Brozovic, ha paura che qualcuno voglia portarli via?
"Ivan e Brozovic hanno fatto vedere nell'ultima partita quello di cui sono capaci, contro l'Inghilterra hanno fatto la partita piu' bella, con piu' qualità per l'apporto dei nostri due calciatori. Brozo in quella posizione ha determinato la qualità del gioco di squadra in una partita insidiosa, spostando anche Modric piu' in là per dargli quella posizione. Ha fatto tantissimi chilometri, se non sbaglio 16, impressionante, e con qualità. Con lui la palla non muore mai, parte forte e arriva forte. Perisic è un giocatore da strapotere fisico, ha ragione Mourinho, se possiamo accostare uno a Ronaldo è proprio Ivan perché è forte nella velocità, sulla resistenza, si è visto in quella palla che è andato a prendere, ma anche in tutte le volte che ci ha aiutato anche in fase difensiva. Quello che deve imparare di piu' è il contatto con la zona gol, spero che questa segnatura gli dia degli stimoli in piu' perché può fare piu' gol. Da questo Mondiale porteranno via tanti mezzi che metteranno poi a disposizione di questa squadra perché all'Inter si trovano bene e vogliono far bene".
Si torna in Champions dalla quarta fascia e una lista ridotta, ti aspetti difficoltà e un cammino difficile?
"Io penso che in lista abbiamo un numero sufficiente di giocatori per giocare poi tutte le competizioni, dovremo fare le scelte giuste in partita. La piu' grande difficoltà per me è dire a un paio di calciatori che non potranno essere in lista, sarà un momento che non vorrei mai vivere ma in questo percorso ci entreremo gradualmente per essere pronti ad accettare una regola cui tutti devono attenersi. Sappiamo chi siamo, come ci chiamiamo, la nostra storia. Sappiamo che non partiamo in posizione comoda ma lo volevamo e ci faremo trovare prontissimi".
Il suo contratto in scadenza è un problema?
"Non c'è problema, non inventiamoci niente, qui c'è il direttore e sa che il contratto possiamo farlo in 5 minuti anche dopo l'allenamento, fatevi raccontare come è stato fatto il primo. Io qui mi trovo bene come ho sempre detto, non servono procuratori perché tra noi c'è un buon rapporto e siamo tutte persone serie che vogliono lavorare in maniera seria e corretta perché tutti gli sportivi che ci vengono a guardare meritano serietà e professionalità. L'unica cosa che ho veramente preteso è contrastare i tentativi o le trattative inverosimili che sono dannosi per la squadra e i nostri sportivi. Stiamo facendo un mercato fatto di obiettivi alla nostra portata e di idee".
A livello di competenza tecnica è una delle piu' mature degli ultimi anni, ai livelli di Mourinho?
"Non penso di essere peggiore di nessuno, se il suo pensiero è questo cercheremo di non deluderla ma ci sono squadre attrezzate che hanno già una mentalità acquisita e quando vai ad affrontarle si sente. Qualcuno dice che nell'ultima partita siamo stati fortunati, ma abbiamo sofferto nelle partite perse come contro il Sassuolo in casa ma abbiamo sempre saputo di potercela fare e abbiamo esibito una forza mentale incredibile contro una delle squadre piu' forti del campionato come la Lazio. Ci voleva una reazione e questo mi fa pensare a una squadra piu' forte e solida per cui difficilmente ritroveremo i periodi bui degli ultimi anni".
Se non ci sono problemi perché non rinnova subito il contratto?
"E' come se lo avessi firmato, non c'è alcun problema possiamo farlo in qualunque momento, mi trovo bene e sarà facile farlo. Ci dia una data".
Da chi si aspetta un upgrade quest'anno? In amichevole sperimenterà un'Inter a due punte?
"La difesa l'abbiamo provata sempre a 4 e domani giocheremo a 4, quella dopo a 5 e ci lavoreremo nei prossimi giorni, che può diventare a tre a seconda dei casi, tenteremo di stare alti. Lautaro e Icardi possono giocare insieme, certo, tutti i calciatori forti possono giocare insieme. Devono andare a inserirsi in un contesto di squadra e dividersi i compiti trovando un'intesa. Nella difesa a tre lavoreremo sue due trequartisti sotto le due punte ma vedremo durante i prossimi giorni. Chi può diventare un crack fortissimo è Ivan Perisic, deve andare a chiudere di piu' dentro l'area di rigore, ha doti fisiche incredibili e dovrebbe sfruttarle di piu' in area, ci deve andare perché ha la prepotenza per emergere anche lì. Anche da Vecino mi aspetto di piu' di quello che ha fatto l'anno scorso ma ha passato un periodo in cui non stava bene e non ha fatto vedere tutto il suo repertorio. Qualcuno l'ho spostato e non ha reso al massimo perché cambiava sempre ruolo come D'Ambrosio, che comunque ha fatto benissimo. Candreva ha dato un contributo grandissimo ma può fare piu' gol, lo ha nelle sue corde. Anche Icardi ha numeri ancora superiori. Senza Rafinha, Lisandro, Santon forse non avremmo raggiunto questo obiettivo per cui li ringraziamo e gli facciamo un groddo in bocca al lupo, anche Eder che ha preferito fare una nuova esperienza. Ma la società li ha sostituiti bene e completeremo poi la rosa. Anche senza i tifosi forse non saremmo arrivati qui, e meno male che lì non c'è il Fair Play Finanziario o il mercato".
Pensa si possa fare qualcosa per Rafinha? Le è dispiaciuto per Cancelo?
"Mi è dispiaciuto perché erano dentro la mentalità, dentro il gruppo, dentro i colori. Ma ci sono dei paletti da rispettare, messi in maniera giusta per carità, che non ci hanno permesso di tenerli. I regolamenti vanno conosciuti bene, ci sono le plusvalenze che fanno valere alcuni giocatori piu' di quello che si pensa e non eravamo in condizione di andare a opporci a questi numeri. Ma gli vogliamo bene e hanno dato molto per il risultato finale".
Come è aumentato l'appeal verso i giocatori di cui parlava? Ronaldo potrebbe ampliare il divario tra le prime in classifica e il resto del campionato?
"Mi capita di aver conosciuto tanti calciatori, di conoscerne sempre di piu' e in quest'ultimo periodo l'Inter ha creato curiosità a molti calciatori, prima far venire qualcuno all'Inter era difficile per i risultati delle precedenti stagioni e il livello in cui si sarebbero misurati, adesso nessuno ha remore nel poter venire. Tutti sono entusiasti quando si parla del nostro modo di lavorare, il posto dove lavoriamo, la città in cui viviamo. Il comportamento dell'anno scorso, nonostante quel periodo difficile in cui i tifosi ci sono stati comunque vicini, ha contribuito. Abbiamo dato segnali di appartenenza, di serietà, di un modo di lavorare apprezzato dai tifosi e di conseguenza anche dai calciatori. Certo chi ha Ronaldo diventa ancora piu' forte, ma l'anno scorso ho visto una lotta per il campionato che non si era vista negli anni precedenti. Incerto fino all'ultimo per lo scudetto, l'entrata in Europa, anche in Europa le nostre squadre hanno fatto bene. Vedo allenatori sempre piu' preparati, squadre sempre piu' organizzate, e piu' equilibrio. Per me siamo sulla strada giusta".
Tiferebbe la Croazia contro la Francia anche senza Perisic e Brozovic, da cittadino italiano?
"Io guardo la qualità dei calciatori, la Croazia a me piace, fin dall'inizio, destava curiosità perché ha calciatori tecnici che conosciamo anche bene. Ma anche la Francia per cui non saprei, io faccio il tifo per Brozovic e Ivan. Mi diventa difficile parlare di situazioni non reali".
Nainggolan è davvero come lo ha descritto? Sabatini ha fatto una giusta descrizione di lei nell'intervista di oggi?
"Ha fatto bene ovunque ha giocato, ha fatto vedere di che pasta è fatto, di quelle buone, e sono convinto che lui ha voglia di far vedere agli interisti il marchio Nainggolan. L'intervista di Sabatini devo leggerla bene, secondo me da lui c'è molto da imparare, ci ho avuto a che fare, è un personaggio importante, che sa di calcio, ogni volta ha fatto vedere interesse per un calciatore poi ha trovato molti estimatori perché Sabatini è un riferimento anche per i suoi colleghi. Mi è dispiaciuto sia andato via, ci siamo sentiti piu' volte perché ormai siamo amici e mi è sembrato di leggere nei titoli che ho qualche complesso. Lui di complessi se ne intende bene, se però si intende non passare sopra quello che non ci va bene, allora sono complessato anche io".
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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