Continua a punteggio pieno il campionato dell'Inter e il successo contro il Milan le permette di issarsi al vertice della classifica da sola. In questo consueto appuntamento con "Da Zero a Dieci" andiamo a ripercorrere quelli che sono stati i dati salienti della sfida di San Siro.

ZERO - I gol subiti dall'Inter per la seconda volta in stagione. Prima del derby c'era molta apprensione in merito al reparto arretrato vista l'assenza di Miranda, ma la coppia Murillo-Medel ha tenuto benissimo botta alla coppia d'attacco del Milan che, comunque, ha creato non pochi grattacapi.

UNO - Il cambio di gioco sbagliato da Felipe Melo nel corso del derby. Il brasiliano sale in cattedra e smentisce uno per uno tutti coloro i quali avevano storto il naso in merito alle caratteristiche tecniche del giocatore. Buona la prima per l'ex Galatasaray.

DUE - I gol di sinistro a giro di Fredy Guarin nell'anno solare in corso: il primo contro l'Atalanta, il secondo domenica sera. Per il colombiano prosegue il periodo d'oro di forma, nelle ultime due gare un gol, un assist e un rigore procurato. Il Guaro, dunque, si dimostra uomo in più in questo periodo e se l'Inter ha due punti di vantaggio sulla seconda in classifica è in parte merito suo.

TRE - Le vittorie consecutive dell'Inter in questa stagione. Quello scoglio che appariva una chimera nella scorsa e raggiunto una sola volta nel mese di febbraio contro Cagliari, Atalanta e Palermo, in avvio di campionato è già stato raggiunto e il prossimo traguardo, quello delle quattro vittorie consecutive, passa da Verona. Un exploit che manca dalla gestione di Andrea Stramaccioni.

QUATTRO - I calci di punizione battuti dall'Inter nella gara di domenica dai quali in nessuna occasione, però, sono stati generati pericoli per la porta del Milan. Differentemente dalle altre situazioni i calci piazzati sono stati calciati bene, ma senza la giusta capitalizzazione.

CINQUE - Le squadre in Europa a essere ancora a punteggio pieno in tutti i campionati europei. Oltre all'Inter, Bayern Monaco, Borussia Dortmund, Barcellona e Manchester City registrano un percorso netto sino ad ora. Va detto che gli altri campionati sono più avanti nella stagione, ma essere tornati a poter sciorinare dati in cui sono compresi club di questa caratura è sicuramente una gioia per i tifosi nerazzurri e per chi sta costruendo questa squadra.

SEI - I derby consecutivi in cui l'Inter esce imbattuta giocando in casa. Il Milan non vince giocando nel San Siro nerazzurro dal 2010/11 quando Ibrahimovic segnò sotto la Curva Nord il gol decisivo su rigore. Da allora i rossoneri hanno raccolto al massimo dei pareggi.

SETTE - I passaggi effettuati dall'Inter prima di riuscire a servire Santon e conseguentemente Fredy Guarin per il gol della vittoria. Medel, Handanovic, Kondogbia: questo l'asse che ha fatto correre più di un brivido ai tifosi nerazzurri all'interno dei propri sedici metri per poi trasformarsi nella gioia più grande della serata.

OTTO - I punti di vantaggio dell'Inter sulla Juventus. Alzi la mano chi ci avrebbe scommesso prima dell'inizio della stagione. In pochissimi lo avrebbero pensato, anzi sarebbero stati più propensi a ipotizzare il contrario. Nessun volo pindarico, ovviamente, però tornare a guardare le dirette concorrenti dall'alto verso il basso è una bellissima sensazione.

NOVE - Unica nota stonata del derby è Mauro Icardi. Alla terza giornata il bomber rosarino è ancora a secco, quando nella scorsa stagione era già a tre reti (la tripletta con il Sassuolo). In generale nulla di preoccupante visto che nella passata stagione, quella della consacrazione personale, l'argentino si è sbloccato all'ottava giornata con il rigore a Cesena. Un diesel che richiede pazienza, in altre parole.

DIECI - Il voto alla preparazione della gara da parte di Roberto Mancini. Avere un problema talmente significativo in difesa e risolverlo in così poco tempo è un merito del tecnico jesino che può finalmente tornare a esultare per un derby vinto, assolutamente da protagonista.

Sezione: Da Zero a Dieci / Data: Mar 15 settembre 2015 alle 11:18
Autore: Gianluca Scudieri / Twitter: @JeNjiScu
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