"Dobbiamo pensare positivo, nel momento in cui c’è stato il sorteggio saremmo stati contenti di essere in corsa per la qualificazione all'ultima partita". Così parlò Cesare Prandelli alla vigilia della delicata sfida di domani contro l'Uruguay. "Noi non siamo capaci di scendere in campo per il pareggio - ha continuato il ct in conferenza stampa - . Andiamo per la vittoria. Non vogliamo subire, se ci toccherà di farlo dovremo subito essere bravi nel ripartire. Nessun paragone con altre vigilie, è la partita più importante della mia carriera. E non rilascio nemmeno dichiarazioni sul futuro, comunque vada noi dobbiamo pensare solo alla gara di domani". 

Sul modulo anti-Uruguay, poi, il selezionatore è rimasto ermetico: "Faccio così per non dare vantaggi agli avversari e perché voglio tenere tutti sulla corda. Non posso dare la formazione. Balotelli-Immobile insieme? Ciro sa attaccare la profondità, ha senso del gol e aiuta la squadra. E' un interprete moderno del ruolo, in prospettiva ha le caratteristiche per essere un giocatore completo. Mai detto che non possa giocare con Mario, ma se manderò in campo due punte, dovremo modificare un po' l’aspetto tattico. Comunque non è il numero di attaccanti che conta: contro la Costa Rica alla fine ne avevamo in campo quattro e non abbiamo fatto molto. Servono volontà e organizzazione di gioco", ha concluso il selezionatore azzurro. 

Sezione: Dalla Russia / Data: Lun 23 giugno 2014 alle 21:02 / Fonte: Gazzetta.it
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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