In tempo di pausa del campionato per far largo agli impegni delle Nazionali, il giusto elogio della nostra Nazionale offre un assist per espandere il riferimento anche all'Inter. Gli Azzurri di Mancini meritano, oltre che l'entusiasmo ritrovato dei tifosi, anche gli applausi della critica e degli addetti ai lavori: gli ultimi, in ordine di tempo, sono stati quelli di Arrigo Sacchi, che ha detto di apprezzare il lavoro, il gioco e la mentalità che il ct imprime alla sua Italia "rifuggendo da un football difensivo, tattico, costipato e noioso". La Nazionale mostra coraggio, pressing, voglia di dominare, di giocare e di tenere palla. Lo fa portando a casa solo vittorie e, a due anni esatti dalla sciagura firmata Ventura che ci lasciò tutti a terra dall'aereo per la Russia e il suo Mondiale, nulla di tutto questo era semplice o anche solo immaginabile. Tantomeno scontato. Mancini è un perfetto ct e il suo entusiasmo, la sua voglia di innovare, di scommettere e di rischiare si dimostrano vincenti.
Mutatis mutandis, usando l'espressione latina che significa letteralmente "cambiate le cose che vanno cambiate" e cioè fatte le debite modificazioni, tenendo conto delle inevitabili differenze quando si fa un paragone azzardato, un discorso simile lo merita anche l'Inter. L'Inter come la Nazionale, sì. E non solo per la chiara tendenza dell'ultimo mercato nerazzurro che ha portato a Milano italiani, italiani giovani, italiani giovani, bravi e promettenti. Ma anche perché il percorso, il passato recente e la filosofia attuale delle due squadre si somigliano molto più di quanto si potesse sospettare.
L'Inter non è reduce dalla peggior sciagura della sua storia calcistica come la Nazionale che non riuscì a fare un gol alla Svezia, ma sta cercando di lasciarsi alle spalle annate mediocri, fatte di sconfitte puntuali, di salti di qualità costantemente rimandati, progetti puntualmente sgonfiati o cancellati, vittorie sempre troppo rare e trofei visti sempre e solo col binocolo. Questo dal 2011 a oggi.
Al punto che le due stagioni in cui Spalletti ha portato l'Inter al quarto posto e in Champions grazie a eventi rocamboleschi negli ultimi minuti dell'ultima giornata di campionato, sono stati salutati come veri trionfi. Sono stati indiscussi passi avanti e negare il lavoro dell'ex allenatore sarebbe ingeneroso, ingiusto e persino scorretto. Ha posto delle basi su cui tutt'ora si sta costruendo ma è anche rimasto confinato, e in questo stava il suo limite, a un generale livello, appunto, di mediocrità incapace di fare uno step successivo.
Per questo il Conte attuale che sbotta, si arrabbia e pretende rinforzi (perché per lui partecipare significa provare a vincere o comunque a essere competitivi fino all'ultimo) è l'autentica rivoluzione degli ultimi anni nerazzurri. Come Mancini che ha raccolto le macerie di Ventura per costruire qualcosa che non sia solo vincente ma anche bello e futuribile.
Entrambi gli allenatori portano avanti idee e filosofie che hanno una cosa, più di qualunque altra, in comune: i giovani più dei top player. Partendo da una necessità e da un dato di fatto. Ne avessero a disposizione li utilizzerebbero volentieri ma il momento storico impone a entrambi di crearseli, i campioni, e costruire le proprie fortune sulla compattezza del gruppo più che sulla qualità individuale. O meglio: elevando e sviluppando la seconda (la qualità individuale) grazie a e come conseguenza della prima (la compattezza del gruppo). Col coraggio di chi fa del pressing un marchio di fabbrica perché il pallone se lo vuole andare a prendere per giocarlo e tenerlo tra i piedi.
Così l'Inter che non è paragonabile, per chiunque sia sano di mente, alla Juventus, finisce per starle col fiato sul collo, per essere l'unica squadra di Serie A capace di non avere già un distacco abissale dai padroni del campionato che, fosse per il rendimento degli altri club, vedrebbe già far scorrere i titoli di cosa a inizio novembre. Un po' come una Nazionale che non è stata capace di andare a un Mondiale ma ora si presenta a un Europeo come testa di serie e con l'idea nemmeno troppo folle e astratta di volerselo giocare da protagonista.
L'Inter e Conte sono coraggiosi e ambiziosi, stanno costruendo un progetto sulle solide basi poste da una società che prima ha risanato conti che apparivano insanabili, ha fatto un percorso corretto agli occhi dell'Uefa, si è data una struttura aziendale, ha cercato i migliori professionisti su piazza (da Marotta a Oriali fino allo stesso Conte) e lascia intravedere nel futuro solo miglioramenti e occasioni di crescita.
E che per questo merita, o meglio meriterebbe, non solo elogi (quando le partite e le prestazioni lo consentono) ma principalmente rispetto al posto di quella fastidiosa tendenza diffusa che soffia su una fiammella per creare un incendio. La "buona stampa" che chiude il caso Ronaldo per "convenienza" non esita poi a crearne, o ingigantirli, quando questi riguardano le vicende nerazzurre. L'Inter, come la Nazionale, sta costruendo la propria credibilità passando per difficoltà, ostacoli e filosofie calcistiche e gestionali. E forse non a caso poi le buone intuizioni dell'una finiscono per risultare utili anche all'altra. Non dovrebbero esistere figli e figliastri, giudizi tanto differenti, sensazioni che il metro utilizzato non sia sempre il medesimo.
L'Inter può essere un modello per gli altri club per la centralità che riserva ai giovani, per la presenza di una società che investe anche in strutture e in una certa immagine che si vuole dare all'estero, per lo spirito e la combattività che mette in campo ogni domenica e per la presenza di un presidente (a proposito, giovanissimo) che continua a ripetere di voler imprimere certi valori e ribadire determinati messaggi. Perché lo sport, oltre che perseguire risultati, vittorie, trofei, dovrebbe saper fare anche questo e rivendicare un ruolo sociale di primissimo piano. L'Inter può essere un modello se si vuole tornare a rendere la Serie A (col piacere di tutti e non il fastidio di molti) bella, divertente e avvincente invece del solito e monotono monologo che non prevede comparse.
VIDEO - CHE PRODEZZA DI VANHEUSDEN: FA TUTTO IL CAMPO E PUNISCE LA GERMANIA
Autore: Giulia Bassi / Twitter: @giulay85
Altre notizie - Editoriale
Altre notizie
- 11:30 La Repubblica - Addio di Pioli ineluttabile: non dipenderà dal derby di lunedì
- 11:16 TS - Pinamonti sempre più obiettivo del Torino: la valutazione dell'ex interista
- 11:02 Roma in semifinale europea per quattro anni di fila: raggiunta la Grande Inter, ma...
- 10:48 Club ranking Uefa, Roma settima a un passo dall'Inter: la situazione
- 10:34 TS - Gudmundsson, la Juve fa sul serio. Minaccia Premier, ma al momento...
- 10:20 Serena: "Derby? Più pressione per il Milan. Una partita mi ha fatto capire che l'Inter faceva sul serio"
- 10:06 Season Ranking, l'Italia ce la fa: cinque squadre in Champions e può esserci la sesta
- 09:52 TS - Cortei, dj set, premiazioni, cena di gala: l'Inter si prepara alle celebrazioni
- 09:38 TS - Difesa Inter, nel mirino due giocatori di Barcellona e Real: il punto
- 09:24 TS - Ausilio, doppia missione in Europa. Il Real punta Bastoni: il prezzo dell'Inter
- 09:10 CdS - Dumfries o Darmian: la decisione arriverà all'ultimo. La probabile formazione
- 08:56 GdS - Entusiasmo alle stelle e grande attesa: tifosi ad Appiano prima del derby
- 08:42 CdS - Dal 2021 al 2024: oggi vince un'altra Inter. Bastoni, Barella e Lautaro l'asse superstite del blocco titolare di Conte
- 08:28 CdS - Scudetto: la prima volta non si scorda mai. Ben 9 gli interisti al "debutto"
- 08:14 GdS - Tutti a disposizione di Inzaghi: non era mai successo. Un solo dubbio di formazione
- 08:00 GdS - Lautaro, stella e rinnovo: chance per entrare nella storia, poi la firma fino al 2029
- 00:57 Prima GdS - Lautaro a caccia del gol perduto. Poi stella e firma
- 00:47 Prima CdS - L'Eroica. Roma mitica: in 10 batte 2-1 il Milan e vola in semifinale
- 00:33 Prima TS - Mancini-Dybala, EuRoma! Ciao Milan, capolinea Pioli
- 00:15 Milan fuori dall'Europa League e a rapporto dai tifosi adirati: "Tirate fuori le p***e"
- 00:10 Festa in casa Inter, Arnautovic spegne 35 candeline: gli auguri del club nerazzurro
- 00:00 Succede. Vedremo quando, ma succede
- 23:52 EL, il Marsiglia di Correa elimina il Benfica di Joao Mario: Tucu glaciale nella lotteria dei rigori. Ora l'Atalanta in semifinale
- 23:46 La promessa di Gabbia: "Con l'Inter faremo tutto il possibile. Metteremo il cuore in campo"
- 23:32 Pioli: "I tifosi ci hanno ricordato quanto sia importante il derby di lunedì. Pensiamo a quello, poi si vedrà"
- 23:16 Fiorentina e Atalanta avanti in Europa, ora è ufficiale: 5 squadre italiane nella prossima Champions
- 23:02 La Roma fa fuori il Milan, l'Atalanta elimina il Liverpool: tutti i risultati di Europa e Conference League
- 22:45 Fiorentina, Italiano: "Noi vicini al record di match consecutivi in due anni fatto dall'Inter? La difficoltà è una"
- 22:30 Ancora Letterio Pino: "Fabbian mi ha colpito molto. È un 2003 ma gioca come un veterano"
- 22:14 Bergomi: "Milan squadra forte. Ma il loro modo di giocare a volte li porta a fare brutte figure"
- 21:59 Pepe: "Chi prende Conte non sbaglia mai. Napoli? Da qui a fine anno possono cambiare le cose"
- 21:44 Conference League, anche l'Aston Villa va in semifinale: il Lille cade ai calci di rigore
- 21:29 Nico Gonzalez e Biraghi trascinano la Fiorentina in semifinale di Conference: Viktoria Plzen ko ai supplementari
- 21:15 Zhang impaziente di raggiungere Angelo Moratti: conto alla rovescia social per la seconda stella
- 21:00 Sky - Gli occhi dell'Inter sull'EL: tappa di Dario Baccin a Bergamo per Atalanta-Liverpool
- 20:36 Tiribocchi: "Conte è ossessionato dalla vittoria. Con lui ho pure vomitato in allenamento"
- 20:19 FcIN - Valentini-Boca Jrs, i motivi della (momentanea) rottura. La posizione dell'Inter sul difensore è chiara
- 20:00 Milan, prima del derby con l'Inter c'è la sfida con la Roma: la scelte di Pioli per il quarto di Europa League
- 19:45 Mkhitaryan compatta l'Inter verso il possibile derby-scudetto: "Football Family time"
- 19:30 Cutrone: "San Siro è lo stadio più bello del mondo. Calhanoglu ha una qualità spaziale"
- 19:15 L'agente Letterio Pino: "Ecco come Icardi impressionò Pecini. L'Inter? Negli ultimi anni non ha sbagliato un colpo"
- 19:00 Rivivi la diretta! ATTESA SCUDETTO, le ULTIME verso MILAN-INTER. RIMPIANTO CHAMPIONS sì o no?
- 18:53 Questa mattina l'annuncio del rinnovo di De Rossi con la Roma. Nainggolan approva: "Meritato"
- 18:39 Dal Brasile - Il futuro di Benitez può essere al San Paolo: primi contatti tra le parti
- 18:24 videoDi Gregorio: "Inter? L'interesse delle big fa piacere, vedremo a fine campionato"
- 18:09 Jankulovski: "Theo Hernandez e Dimarco moderni e fondamentali, sono fortissimi"
- 17:55 Avv. Afeltra: "In un caso la Juve deve pagare i 9 milioni a CR7 per iscriversi al campionato"
- 17:40 Condanna a cinque anni e otto mesi per l'ex procuratore capo dell'AIA D'Onofrio: il motivo
- 17:25 Champions League, Barcellona multato dalla UEFA: cori razzisti, saluto nazista e danni al Parco dei Principi
- 17:10 Inter-Cagliari, dirige el campeon. Due centrocampisti sul podio
- 16:55 Cobolli Gigli: "Ci eravamo illusi che la Juve potesse correre con l'Inter per lo Scudetto. Nel 2006..."
- 16:41 Inter, ospite d'eccezione alla Pinetina: oggi Inzaghi ha accolto il premio Oscar Gabriele Salvatores
- 16:27 Handanovic premiato a San Siro, Eder: "Ti meriti il meglio, complimenti"
- 16:13 Abodi: "Le richieste del calcio? Non mancherà lo sforzo di collaborazione"
- 15:59 Gravina: "Comunicare i valori del calcio è difficile, alcune componenti pensano di sapere tutto"
- 15:44 Manchester City, l'amarezza di Rodri: "Una sola squadra in campo, ma nel calcio conta chi segna"
- 15:33 Calhanoglu: "Oscar alla squadra e a Inzaghi. Pallone d'Oro? Non c'è una data, quando dicevo di essere il miglior regista..."
- 15:16 L'ex vice di Gasperini: "All'Inter non fummo bravi a sfruttare l'occasione. Il gruppo del Triplete..."
- 15:02 Bologna, Ferguson operato al ginocchio: ora riposo, poi via alla riabilitazione
- 14:48 CdS - Gosens di nuovo in Serie A? La Lazio di Tudor sulle tracce dell'esterno ex Inter
- 14:34 TS - Zhang-Oaktree, lo stadio può aumentare il valore patrimoniale: le ultime sull'affare
- 14:20 Lunedì c'è il derby, Simone Inzaghi in conferenza alla vigilia ad Appiano Gentile
- 14:07 Verso il Derby, secondo anello verde sold out. L'Inter: "Biglietti esauriti"
- 13:52 Dumfries compie 28 anni, l'Inter: "Grinta, corsa e sacrificio. Auguri da tutta la famiglia nerazzurra"
- 13:38 Cambiaghi: "Mia mamma mi regalò una Barbie dell'Inter quando ero bambina, ma io guardavo solo il calcio"
- 13:24 Mandorlini: "Spero che il derby possa sancire la vittoria del campionato dell'Inter"
- 13:10 Fabrizio Ugo (cardiologo dello sport): "Ndicka e Giani casi diversi, ma sul defibrillatore siamo troppo indietro"
- 12:56 Season Ranking, l'Inghilterra perde due squadre in Champions: Italia sempre più distante
- 12:42 Milano Design Week 2024, altra collaborazione per l'Inter: Kartell dopo Unopiù e Highsnobiety
- 12:28 Nuova avventura per Dalbert: resta in Brasile fino al termine della stagione