Felipe Dal Bello, svincolato dopo gli ultimi tre anni alla Spal, si è raccontato nella lunga intervista rilasciata a Gianlucadimarzio.com, raccontando le sue aspettative per il futuro e volgendo lo sguardo al passato. "Cerco il progetto giusto, persone vere che si fidino di me e sappiano quello che posso ancora dare in campo. Proprio come ne ho trovate a Ferrara, a partire dal presidente”. 

Attualmente libero, l'italo-brasiliano sta rivivendo la sensazione di essere svincolato, già vissuta dopo il fallimento del Parma
“Quello che ho vissuto a Parma mi ha fatto maturare e cambiare prospettiva. Senza quell’episodio poi non avrei mai vestito la maglia dell’Inter. Mia moglie Caterina mi disse di chiamare Cassano. Lui mi rispose: ‘Tranquillo, ho già capito tutto. Dammi giusto qualche minuto’. Il giorno dopo ero all’Inter, lo ringrazierò per tanto tempo. L’Inter aveva diversi infortunati e cercava un difensore. Lessi sui giornali i nomi di vari svincolati e pensai: ‘Ma perché non uno che gioca in Italia e conosce già il campionato?’. Non ero arrogante, sarei stato onorato di vestire quella maglia”. 

Fantantonio, ma non solo... Dal Bello ricorda un altro amico particolare...
“Muntari. Siamo cresciuti insieme e avevo anche pensato di fargli fare il padrino per mia figlia, ha un cuore enorme”.

La panchina, tuttavia, può ancora aspettare: 
“Voglio misurarmi qualche altro anno con il calcio giocato: mi sento integro e ho ancora grandi motivazioni. Ho avuto qualche proposta, ma non le ho accettate. Ho preferito aspettare, il mercato quest’anno è strano”.

Tra i vari attori da ringraziare, non può mancare quello pronunciato nei confronti di Luciano Spalletti che lo lanciò per primo: 
“Fondamentale, dopo ogni allenamento mi prendeva sempre da parte”.

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Sezione: Ex nerazzurri / Data: Sab 26 settembre 2020 alle 14:26
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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