Nella lunga analisi effettuata dall'agenzia Fitch per assegnare il nuovo rating del bond di Inter Media and Communication, ampio risalto è stato dato al business plan dell’Inter per i prossimi anni. L’elemento principale preso in esame da Fitch, si legge nella nota dell’agenzia di rating, è il rapporto indebitamento netto/EBITDA a livello consolidato (e quindi non solo di Inter MediaCo, la società in cui confluiscono i ricavi da diritti tv e commerciali che ha materialmente messo il bond), analizzando i dati nel periodo tra il 2022 e il 2025. "Il caso base di Fitch si allinea al business plan del management nerazzurro per quanto riguarda costi e ricavi”, si legge nella nota, “applicando una crescita per l’inflazione dell’1,5% dal 2023 per ricavi e costi, assumendo inoltre un rapporto stipendi-fatturato pari al 58%”.

Per quanto riguarda il player trading, riporta Calcioefinanza.it, Fitch segue le indicazioni del business plan dell’Inter, in cui le assunzioni riguardano “ricavi netti da player trading pari a 30 milioni di euro annui” fino al 2023. Secondo questi dati, il rapporto indebitamento netto/EBITDA secondo Fitch tra il 2022 e il 2025 sarà pari a 3.2. Nello scenario peggiore, Fitch applica un taglio del 5% ai ricavi dello scenario base, con una contrazione dei ricavi per 50 milioni in caso di mancata partecipazione alla Champions League e una stima dei ricavi da player trading pari al 7% del fatturato. In questo modo, il rapporto indebitamento netto/EBITDA secondo Fitch sarebbe pari a 5.6, con un peggioramento nel solo 2025 in cui il rapporto sarebbe pari a 6.3 con una generazione di flussi finanziari negativi secondo questa ipotesi.

Sezione: Focus / Data: Gio 23 luglio 2020 alle 21:16
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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