Intervistato in esclusiva da Radio Nerazzurra, l'economista Carlo Cottarelli ha parlato estesamente della 'sua' Inter, a partire dal tema più caldo, l'addio di Mauro Icardi: "E' un tipo di giocatore che non mi è mai piaciuto molto perché se ne sta lì fermo in area e basta. Poi fa gol, è bravo, tutto vero, ma non mi piace. E credo che non sia piaciuto a nessuno dopo gli ultimi sei mesi all'Inter. Già anni primi aveva preso scelte sbagliate scrivendo la biografia a 22 anni e andando contro la Curva Nord. Non so se fosse succube di Wanda Nara, ma lui ci ha messo del suo". 

A proposito di divorzi amari, Cottarelli non ha gradito nemmeno quello del Fenomeno Ronaldo: "Mi è spiaciuto per come se ne è andato, non ho mai digerito la cosa. E' stato un grande, ma non sono quelli i giocatori che mi piacciono. E non fu colpa di Moratti perché Ronie disse di scegliere o lui o Cuper un giocatore non può mettersi al di sopra della squadra". 

Mourinho.
"Grande, un idolo. Ecco lui se n'è andato dopo aver vinto la Champions...". 

Spalletti.
"Avevo tante aspettative, forse è arrivato troppo tardi all'Inter". 

Mancini
"Ha vinto, ha dato tanto all'Inter e ricevuto altrettanto". 

Marotta e Conte.
"Che cosa devo dire? Nonostante i colori bianconeri siano in primo piano, entrambi sono bravi: vanno bene. Sinceramente sono due professionisti validissimi". 

Interspac, la società formata da alcuni tifosi nerazzurri facenti parte del mondo dell'alta finanza che aveva provato a rendersi utile in supporto a Suning e al nuovo socio di minoranza, LionRock. 
"Esiste ancora ma non è molto operativa. Era nata con l'idea di trovare risorse da investire in società sportive, in particolare l'Inter. Chissà, in futuro non si può mai dire... L'idea era di avere un azionarato popolare perché la società cinese va benissimo, ma per me l'Inter è italiana e una partecipazione nostrana sarebbe una bella idea".  

Sezione: Focus / Data: Lun 01 giugno 2020 alle 23:04
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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