Il pezzo più pregiato di quel che rimane del Parma si chiama Ishak Belfodil. Il suo valore, iscritto a bilancio, è di 9 milioni. Questa storia è emblematica di come funzionano i meccanismi nel mondo del calcio. L’attaccante algerino viene acquistato dal Parma nell’estate 2012: 2,5 milioni al Lione. Belfodil disputa un ottimo girone di andata e cala nel ritorno (33 presenze, 8 gol), e le sue qualità vengono notate da diverse squadre. Nell’estate del 2013 Belfodil viene messo sul mercato per far quadrare il bilancio. 

"Qui comincia il balletto - come scrive La Gazzetta dello Sport -. Il d.g. Leonardi propone l’attaccante all’Inter che accetta di acquistare la metà del cartellino. Le due società si accordano per una valutazione totale di 18 milioni: ciò significa che i nerazzurri dovrebbero versare nelle casse degli emiliani 9 milioni. Troppi. Così si giunge al compromesso: l’Inter aiuta il Parma prendendo Belfodil e gli consegna Cassano, che non rientra nei piani di Mazzarri e costa 6 milioni alla società. Affare fatto. Belfodil fallisce a Milano (e poi a Livorno) e nell’estate 2014 torna a Parma con la valutazione dimezzata. Mazzarri non lo vuole più, l’Inter restituisce la metà del giocatore al Parma che non versa un euro, ma in cambio ipervaluta Crisetig e altri due giovani fino ad arrivare a 9 milioni. Alla fine del valzer, sul bilancio del Parma compaiono 9 milioni di valore patrimoniale, ma in realtà i soldi in cassa non sono mai entrati".
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Sezione: Focus / Data: Dom 01 marzo 2015 alle 12:26 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Redazione FcInterNews.it
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