"Tra tutti i momenti in cui Simone Inzaghi poteva trovarsi faccia a faccia con la storia, questo è forse il più magico: c’è qualcosa di nuovo nell’aria di Appiano, mentre la pioggia dispettosa spettina la primavera. Mai il vento aveva soffiato tanto forte alle spalle dell’allenatore nerazzurro, mai la sintonia con il suo popolo era stata così totale". La Gazzetta dello Sport lo scrive chiaro: simbiosi totale tra il mondo Inter e Inzaghi, come raramente accaduto nella storia nerazzurra.

Come racconta la rosea, il quadro è stato completato dall'impresa in Baviera, da ripetere domani al Meazza: ogni nerazzurro sognava da tempo una notte d’élite in Champions anche nella fase a eliminazione diretta, e Inzaghi ha dato esattamente ciò che la gente chiedeva. E così, all’Allianz Arena, "si è preso fino all’ultimo scettico nerazzurro".

Non resta che sfatare l'ultimo tabù: battere (o almeno non perdere) contro il Bayern a Milano. Finora, in quattro precedenti, i tedeschi hanno sempre vinto tra Coppa Uefa e Champions League. E, comunque vada, si costruirà un domani sempre a misura di Simone. "Allungare il contratto, che adesso scade nel 2026, è stato considerato sempre più o meno come una formalità - si legge -. In teoria, la policy aziendale sarebbe quella di sempre: per il presidente Marotta e il ds Ausilio è meglio non iniziare una stagione con un tecnico in scadenza, così hanno sempre applicato ad Inzaghi dei rinnovi tattici annuali. Ma in questa stagione il mondo è cambiato una volta per tutte attorno a Simone, per questo è naturale lavorare su un orizzonte più lungo del solito: non solo il 2027, ma una importante opzione fino al 2028, con tanto di adeguamento di stipendio".

Sezione: Focus / Data: Mar 15 aprile 2025 alle 08:14 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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