Dopo le dichiarazioni di quest’oggi, Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport, torna a parlare della ripresa del campionato anche ai microfoni di Rai 2, nel corso di ‘Tg2 Post’: “La preoccupazione continua a esserci, la stessa preoccupazione che ci ha portato ad un senso di responsabilità che altri hanno chiamato indecisione o voglia di andare contro il calcio. Era un atto di responsabilità del Governo, perché ricevevo pressioni per riaprire quando avevamo difficoltà con le terapie intensive. Bene che invece oggi il Paese riparta e che riparta il calcio, oltretutto il 17 giugno sarà il 50esimo anniversario della partita Italia-Germania del Mondiale messicano, sarà bello essere all’Olimpico per la finale di Coppa Italia. Possiamo ripartire ma dobbiamo comunque prestare attenzione. Ripartiranno anche Serie B e Serie C, rispettando ovviamente il protocollo”.

Sulla proposta della 'Diretta Gol' in chiaro aggiunge: “Insisterò sicuramente, perché abbiamo due necessità: una sanitaria, perché l’apertura del campionato non porti assembramenti nei luoghi pubblici; e una di ordine pubblico, considerato il dissenso delle tifoserie organizzate. Ma anche perché il calcio rappresenta una grande passione, un segnale va dato. Anche se ciò non vuol dire trasmettere tutte le partite: continuerò la mediazione, nel caso non escludo un intervento governativo. I giocatori chiedevano di non giocare? Sì, all’interno della Lega ci sono state divergenze tra le componenti. Ora mi auguro che ciascuno si assuma le sue disponibilità e si riparta nel modo migliore”.

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Sezione: Focus / Data: Ven 29 maggio 2020 alle 21:31
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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