Presente al Grand Hotel di Rimini in occasione della cerimonia di apertura della sessione di calciomercato estivo 2020, il diesse nerazzurro Piero Ausilio ha risposto ai microfoni di Sky Sport, delineando una chiara immagine di quella che è e sarà la strategia dell'Inter in vista della prossima stagione: "Più che un patto, è venuta fuori un'idea comune di lavoro. Era importante confrontarsi, è stato un incontro molto proficuo. È venuta fuori una strategia comune a tutti, condivisa a pieno da tutti, dall'allenatore alla società. Noi dobbiamo avere una linea comune e la stiamo portando avanti. Tutto ciò che facciamo e stiamo facendo è totalmente condiviso dall'allenatore, ci tengo a dirlo".

L'Inter non può fare certe spese? Cosa ci dici di Messi?
"Avete detto la verità dicendo che non c'era ancora nulla, non so nemmeno da che parte possano arrivare certi pensieri. Se parliamo di Messi, credo nessun direttore sportivo e presidente al mondo non vorrebbe averlo. Ma poi c'è la realtà, ed è molto diversa. La nostra è che noi siamo e dobbiamo essere molto attenti a curare e definire tutto. Si parla di giocatori e trattative, vediamo ogni giorni nomi impegnativi, ma noi sappiamo cosa dobbiamo fare, e dobbiamo occuparci delle uscite e in base a quello e ai paletti del Fair Play Finanziario pensiamo alle entrate finanziate dalle uscite. Noi siamo sempre stati chiari, da quell'incontro è uscita un'Inter ancora più unita anche nelle difficoltà e questo sarà un mercato difficile, perché le opportunità sono molto poche e attualmente quelle che possiamo cogliere non sono assolutamente investimenti onerosi come sta passando ultimamente tramite i media".

È sbagliato dire che Suning non voglia investire, piuttosto si parla di periodo di difficoltà generale?
"Non mi sembra che a livello internazionale ci siano stati chissà quali movimenti. Noi sappiamo le nostre possibilità e capacità che abbiamo, non dobbiamo precisarlo ogni giorno. Abbiamo le idee per migliorare questa squadra ma sappiamo quali sono le difficoltà di vendita di giocatori in esubero per esempio e prima di occuparci di queste situazioni dobbiamo chiaramente verificare quali sono le nostre possibilità e al momento sono limitate".

Come è andata con Tonali?
"Anche su Tonali sono state dette cose imprecise, non si può dire di avere in mano un giocatore senza aver iniziato una trattativa con la società d'appartenenza. Tonali è un giocatore che piace e piaceva, non è che diventa un giocatore non buono ora che è al Milan. Ma semplicemente l'Inter non era e non è in grado di fare un investimento di quel tipo, non era una priorità, stiamo cercando di migliorare la squadra attraverso le possibilità e quelle possibilità non ci consentono in questo momento un investimento tale, anche se non entro in merito all'operazione perché, ripeto, non abbiamo mai trattato. Ma abbiamo tanti giocatori in quel ruolo, prima dobbiamo sfoltire e poi vediamo eventuali entrate".

Vidal e Nainggolan?
"Nainggolan è un asset dell'Inter, ha ancora un contratto di due anni. Oggi si è presentato al raduno regolarmente. Ha fatto quello che si richiede ad un professionista, mettersi a disposizione della propria società e allenatore. Sono convinto che lo farà in un modo molto serio e professionale, noi lo valuteremo attentamente e non escludo che ci sia la possibilità che possa rimanere. Parliamo di un ottimo calciatore che può migliorare in tante cose, non mi riferisco sul campo ma a quello che è il rispetto delle regole di comportamento che devono essere uguali e rispettate da tutti. Avrà una possibilità, e starà a lui cogliere e dimostrare di voler cogliere questa opportunità. Vidal? Non è un nostro calciatore, Nainggolan sì. Di lui posso dire che è un altro giocatore che piace a tutti quelli che amano il calcio ma vedremo, ha un contratto con il Barcellona e vedremo. Staremo attenti anche a questa situazione".

Kolarov?
"Sì, posso confermare. Posso confermare che c'è una negoziazione con la Roma e con il calciatore. Quando le cose sono fatte in maniera chiara e trasparente come in questo caso si può confermare. Non posso confermare sia un giocatore dell'Inter perché ci sono tante cose da portare avanti, c'è un lavoro e le cose finiscono, bene o male, alla fine di una trattativa. Ma posso confermare che c'è una trattativa".

Lautaro Martinez, è ripartita una trattativa con il Barça o sarà al centro del progetto?
"Non è ripartito nulla. Usare il termine ripartenza vorrebbe dire che in passato qualcosa era partito. C'è stato qualcosa, ma non c'è mai stata una trattativa e dopo la scadenza della clausola, che non è stata esercitata, quindi dal giorno successivo è stato considerato fuori dal mercato".

Ausilio è mai stato sul mercato?
"Non è mai partito nulla, io ho rinnovato un contratto cinque sei mesi fa. Ho un legame molto forte con l'Inter, la società e tutta l'Inter. Ho letto tante considerazioni sbagliate sul mio rapporto con staff, allenatore o società. Qui all'Inter ci si confronta come con tutti, con il mio allenatore mi confronto continuamente, ho un rapporto cordiale come avuto sempre con tutti gli allenatori. Si gioca tanto sulle cose che sono state dette pubblicamente, ma abbiamo chiarito tutto quello che avevamo da dirci. Parlare di patto è eccessivo, ci siamo confrontati ed è venuta fuori una visione unica per il bene dell'Inter". 

È giusto dire che Lukaku è l'unico incedibile?
"Non mi piace parlare così, sappiamo che ci sono giocatori che possono essere più o meno sul mercato per vari motivi ma quello che posso dire è che abbiamo il dovere di guardare alle opportunità in entrata e in uscita. Parlando di giocatori come Lukaku mi viene da dire che è incedibile".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 01 settembre 2020 alle 19:56
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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