Anche Nicolò Barella si dice entusiasta della nuova formula del Mondiale per Club, torneo che vedrà l'Inter contendersi con altri 31 avversari lo scettro di squadre migliore del pianeta: "Sicuramente sarà una bellissima esperienza, una cosa nuova perché io non ho mai giocato uno, soprattutto questo è il primo con il nuovo format, quindi sicuramente sarà molto bello - le parole del centrocampista dell'Inter a FIFA.com -. Sarà anche una delle prime volte che vedo l’America perché sono stato solo in ritiro per pochi giorni. Quindi sarà una bellissima esperienza, le cose nuove sono sempre belle. Riusciremo a vedere le varie culture, magari attraverso qualche video di uno stadio. Quindi sarà bello viverlo e vedere l’emozione che si prova a tifare squadre di altri continenti. Io non ho mai giocato un Mondiale (per Nazionali, ndr), parto con il Mondiale per Club. Quindi sicuramente per me è una grandissima emozione e me la godrò al massimo". 

Giocherete la prima partita a Los Angeles, contro il Monterrey, in uno stadio da 90mila spettatori.
"Sicuramente siamo abituati perché anche San Siro spinge quando ci sono tanti tifosi. Però sarà sicuramente bello vedere com’è il loro rapporto dei tifosi del Monterrey con la loro squadra, e magari ci saranno anche i tifosi imparziali che verranno solo a vedersi lo spettacolo. Quindi cercheremo di dare loro un bello spettacolo e dare il massimo". 

Sulla partita a Seattle contro il River Plate. 
"Sicuramente quando c'è stato il sorteggio ne abbiamo parlato anche con i nostri compagni argentini, che sono abituati a giocare in questo clima caldo. Ci hanno trasmesso un po’ di sensazioni, ce lo godremo al massimo. Come ho detto, sarà emozionante e bello. Però penso che alla fine non conta chi ha più o meno tifosi in quel momento, ma conta chi ha più voglia di vincere.

Qual e’ l’obiettivo dell’Inter al Mondiale per Club?
"Come ha detto il mister (Inzaghi, ndr) e come diciamo sempre noi giocatori, l’Inter ha nel suo DNA la voglia di vincere e alzare i trofei. Ci sono stagioni in cui va bene e stagioni in cui le cose vanno meno bene. Sicuramente in tutte le competizioni in cui partecipiamo il nostro obiettivo è vincere, cercare di alzare il trofeo per noi, per i nostri tifosi, per tutta l’Inter. Quindi andremo là con la voglia di fare bene, sapendo che è una competizione difficilissima al termine di una stagione lunga. Quindi, magari, ci saranno tanti fattori da valutare, però il nostro obiettivo è andare là per alzare quel trofeo". 

Quale star dello sport vorresti incontrare a Los Angeles?
"Io ho sempre detto, dato che andiamo lì, che tra tutti gli sportivi il mio idolo è LeBron James. Quindi sicuramente, se ci fosse la possibilità, anche solo di andare a vedere una sua partita, dato che non ho avuto l'opportunità, o di incontrarlo, mi farebbe molto piacere". 

Sei curioso di conoscere meglio l’America?
"Sì, parlando della NBA, che è lo sport che ho seguito di più, mi piacerebbe sicuramente vedere il loro approccio alle partite, la loro cultura sportiva, e non parlo solo della NBA. Vedere come vivono loro le partite, il pre-partita, la routine. Quella è una cosa che mi piacerebbe vedere e vivere per poi, magari, non dico di riportare qua, ma prendere degli spunti. 

Qual e’ l’importanza di Lautaro Martinez per la vostra squadra?
"Sicuramente è il nostro capitano, a prescindere dall’avere la fascia in campo. È un leader dello spogliatoio, è da tanti anni qua all'Inter. Sa cosa vuol dire vincere e trasmettere che cos’è l’Inter, quindi sicuramente è un punto di riferimento per tutti noi, e lo sarà ancora di più, dato che ha avuto la fortuna di giocare tante partite internazionali. Poi ce ne sono anche altri, ma diciamo che sicuramente lui è quello che è arrivato più in alto. Quindi sicuramente, come in tutte le partite, oltre al gruppo avremo bisogno anche dei singoli e, appunto, se servirà ci aggrapperemo anche a lui". 

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Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 28 marzo 2025 alle 12:56
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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