Ospite in diretta sulla pagina Instagram di FcInterNews, Francesco Colonnese, ex difensore dell'Inter, ha parlato di diversi temi in chiave nerazzurra, tra passato e presente. Si parte dall'esperienza con Inter Forever: "Io ancora in forma? Meno male, sono passati 14 anni ma a livello fisico sono sempre stato serio - dice -. Ne ho trovati tanti in forma in squadra, praticamente tutti: infatti abbiamo perso solo contro il Real con un arbitraggio negativo, sembrava di stare in Italia. C'à la voglia di fare sempre bene per la squadra che ami". 

Gol in carriera.
"Ho fatto due gol con la maglia nerazzurra, tutti a San Siro. Ero uno molto adrenalico in campo". 

Interista in età adulta.
"Sono diventato tifoso da grande. Per un bambino di Potenza giocare in quella squadra lì, con Ronaldo e gli altri, era motivo di grande gioia". 

L'allenatore a cui sei più legato?
"Superfluo: Simoni. Un altro, che per me è stato sottovalutato è Lucescu; dal punto di vista calcistico aveva idee molto moderne. Giocava a 3 come si fa oggi, voleva che i difensori giocassero a calcio". 

Ricorre l'anniversario di Spartak-Inter di Coppa Uefa.
"Ho rivisto le immagini oggi, ricordo una partita in una Mosca freddissima, c'erano -14 gradi. A fine primo tempo eravamo fuori dalla Coppa, congelati, poi nel secondo tempo ci ha pensato Ronaldo, l'uomo invisibile nella difesa russa, a segnare il gol qualificazione".

Continuando con Simoni l'Inter avrebbe vinto di più?
"Condivido, a prescindere dal valore di Lucescu. Giocavamo per lui, lo rispettavamo; fu un grosso errore come ha riconosciuto Moratti tempo dopo, e questo mi ha fatti piacere. Per lui nutro grande affetto, ha dato tutto per l'Inter". 

Ti sarebbe piaciuto essere allenato da Conte?
"Io sono stato allenato da Conte quando giocavo a Siena, faceva il secondo di De Canio. Si vedeva che aveva la stoffa, anche se aveva poca possibilità di dimostrare il suo valore. Gioca con la difesa a 3, avrebbe migliorato le mie qualità". 

Il più forte mai affrontato.
"Ronaldo in allenamento. Ma in quegli anni dovevo marcare gente come Totti, Signori, Savicevic, Weah, Inzaghi, Vieri e tanti altri. In quella Serie A si giocava un calcio diverso, c'era più qualità".

Che ricordi hai di Djorkaeff?
"Straordinario campione, di talento inaudito: poteva fare tutto in attacco. Poi era umile e semplice, per lui parla la carriera"

Lautaro-Griezmann, come vedi questo fanta-scambio?
"Lautaro è un mostro, l'ho sempre detto che è un giocatore super e quindi spero non vada via. Ma se succedesse, prenderei Griezmann, la seconda punta migliore al mondo, per affiancarlo a Lukaku: il francese sta facendo fatica al Barcellona, ne approfitterei. Griezmann è il tipo giocatore che gioca a due punte, più di Aubameyang e Gabriel Jesus". 

Cosa ne pensi di Bastoni.
"Bastoni è forte, non mi ha sorpreso. Io lo seguivo già 4-5 anni fa quando giocava all'Atalanta e in allenamento avevo visto che era bravo. L'unica cosa che deve migliorare è la marcatura in area, perché poi sa fare tutto il resto".

Skriniar come lo stai vedendo?
"Penalizzato dalla difesa a 3, è fortissimo a 4. Sul lato destro preferisco D'Ambrosio, è il più forte in quel ruolo perché sa fare tutto".

Ti emoziona ancora San Siro?
"Tanto, troppo. Mi sudano le mani, come mi fa notare mio figlio. Spesso mi lascio andare ancora, non riesco a gestirmi, il tifo è tifo, infatti preferisco vedere le gare in tv". 

Ti manca il calcio?
"Come a tutti i malati di questo sport, certo. Speriamo che questa situazione finisca presto, che tutto torni alla normalità". 

Messaggio di Zamorano: 'un abbraccio, Ciccio'. 
"Un altro giocatore avanti 20 anni, sapeva far tutto e aveva un cuore grandissimo. E' stato un compagno di squadra eccezionale anche fuori dal campo, un campione autentico. Poter vedere lui con Ronaldo e Djaorkaeff era uno spettacolo. La partita più importante dell'anno, con la Lazio in finale di Coppa, giocammo con loro tre e presero tre polpette e se ne andarono a casa. Erano convinti di vincere perché erano uno squadrone, peraltro a loro Ronie non aveva mai segnato, tanto che alla vigilia dissero che sapevano come fermarlo. Invece sono andati a casa belli gonfi". 

Mondiali '98.
"Mi ricordo che prima delle convocazioni fui chiamato da Cesare Maldini (allora ct ndr) che conoscevo perché vincemmo l'Europeo con l'Under. Mi dissero che avevo fatto una stagione importante, ma preferirono portare Bergomi perché ci dava più garanzie. All'epoca, pur con 100 presenze in A, facevi fatica ad arrivare in Nazionale".  

Incursione anche di Frey in diretta. 
"Castellini disse: scommettete tutto quello che volete ma questo diventa uno dei migliori d'Europa. Aveva ragione". 

Parlaci di Recoba.
"Un grande. Il Chino, se avesse avuto la mia testa, poteva essere più forte di Ronaldo. Era un talento strepitoso, aveva un cambio di passo importante, più veloce di Ronie. Non aveva la testa da campione, lo era in tutto il resto. Ho visto calciare come Recoba solo Veron, un calcio pulito e bello". 

Cosa ne pensi di Kanu?
"Era forte, la palla non gliela toglievi. E' stato sfortunato, poi doveva anche confrontarsi con una concorrenza spietata in attacco". 

Scholes ha detto che l'Inter lo cercò.
"Era forte, super. Ci fece gol al ritorno (in Champions ndr), con un arbitraggio diverso avremmo potuto battere quel Manchester United". 

Sezione: Esclusive / Data: Mar 14 aprile 2020 alle 16:51
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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