Antonio Conte, allenatore nerazzurro, arriva nella sala stampa del RheinEnergie Stadion di Colonia per commentare l'amaro esito della finale di Europa League contro il Siviglia dopo le dichiarazioni pesanti rilasciate pochi minuti fa a Sky Sport:

Cosa è successo con Banega?
“Le cose che succedono in campo rimangono in campo, non sono problemi suoi questi”.

Cosa deve accadere perché tu possa restare all’Inter?
“Non penso sia giusto parlarne, penso si debba parlare della finale. Poi è giusto che vanno fatte determinate domande, ma credo di avere già detto tutto. Non mi fare ripetere tutta la tiritera, vorrei parlare della partita e di questi ragazzi, del fatto che comunque io posso essere solo orgoglioso di loro e dei miglioramenti che hanno fatto in tutto e per tutto. Mi spiace perché avrei voluto regalare ai ragazzi la soddisfazione di vincere un trofeo importante. Però il rammarico è questo, dopo dieci anni siamo riusciti ad arrivare in finale e avrei voluto dare loro una gioia migliore”.

Zhang ha detto che la prossima settimana sarà pianificato il futuro, rimarcando che è stata una stagione positiva. È molto contento di quanto ottenuto. Quanto peserà il tuo rapporto col presidente nei dialoghi futuri?
“Voglio chiarire prima di tutto una situazione importante, che ho letto su tanti giornali e mi ha dato molto fastidio perché è passato il concetto che Steven e io non avessimo un rapporto o che il papà del presidente era stizzito. A me non è arrivato nulla di tutto questo, magari qualcuno ha avuto interesse a passare certe notizie per creare problematiche. Io devo solo ringraziare la famiglia Zhang per l’opportunità, perché ne è valsa la pena fare quest’esperienza a prescindere da ciò che accadrà. Quest’anno rimarrà indelebile, perché è stata molto strana ma mi ha dato tantissimo. Ho speso tantissime energie, quindi è giusto che faccia delle riflessioni legate anche alla vita privata. Devo capire”.

Ti sei pentito di essere tornato in Italia?
“L’Italia è casa mia, a prescindere da tutto non potrei mai pentirmi del fatto di essere tornato perché ne è valsa la pena. Ho fatto un’esperienza incredibile in questo club e ringrazio in tutto questo gli interisti veri e anche la Curva per avermi sempre supportato. Non era semplice da ‘nemico’, sportivo sempre. Quindi non posso dire di essermi pentito. Ho vissuto un’esperienza importante in club che ha fatto la storia come Juventus o Milan”.

Diego Carlos andava espulso? Quanto è stato difficile giocare senza l'uomo in meno?
"A fine partita diventa difficile parlare di un episodio. Se c'era l'espulsione prendi rigore e rosso e la partita è meno dura di quello che è stata. Ma quello che penso è che l'arbitro ha visto così e ha preso una decisione salda. Il Var viene usato in modo diverso da Paese a Paese, però la partita è stata in equilibrio tra due squadre forti: un episodio poteva spostare, nel secondo tempo ne abbiamo avuti di più noi prima dell'autogol sfortunato. Ne abbiamo avute altre ma è finita così. Complimenti al Siviglia ma anche complimenti ai miei ragazzi per i miglioramenti di quest'annata. Hanno mostrato grande senso di appartenenza. E' stata una bellissima esperienza che servirà ai calciatori per il futuro". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 22 agosto 2020 alle 00:32
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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