Al termine del tradizionale tour di interviste con le televisioni, Antonio Conte si accomoda nella sala conferenze di San Siro per analizzare Inter-Atalanta 1-1 di fronte ai giornalisti del web e della carta stampata. Ecco le parole del tecnico nerazzurro: 

Ieri diceva il prossimo step è avere intensità per 90 minuti, ma nel secondo tempo siete calati: da cosa è dipeso?
"Penso che l'analisi che lei ha fatto è stata precisa. Ho detto che l'Atalanta è una squadra che pratica per tutti i 95 minuti un calcio intenso e fisico, complimenti a loro. Oggi l'Atalanta deve essere considerata una grande squadra che darà filo da torcere a tutti da qui ai prossimi anni. Penso che Gian Piero stia facendo un gran lavoro, e negli ultimi quattro anni hanno inserito giocatori che giocano con la sua filosofia. Noi abbiamo cominciato da cinque mesi e mezzo, l'idea è essere intenso se vuoi vincere: è la regola del calcio moderno. Loro oggi hanno questo, noi lo abbiamo fatto per una gran parte di gara; è inevitabile che siamo in difficoltà perché ci mancano giocatori in un settore del campo. Oggi abbiamo riproposto Sensi nella partita meno adatta per la fisicità: ha tenuto botta per 70 minuti e sono molto contento. Oggi anche Vecino aveva un problema, ma abbiamo tenuto botta: complimenti ai ragazzi. Noi vogliamo fare questo calcio e tenerlo 95'".

Finito il girone d'andata, che ritorno ti aspetti? C'è una coesione di ideali per ripetere quanto visto fino a qui?
"Sicuramente quello che avverto è che si è creato un grande feeling con i calciatori, con le persone che lavorano alla Pinetina, dai fisioterapisti ai magazzinieri. Si è creata una buona compattezza, non era semplice e sono molto contento: in cinque mesi e mezzo abbiamo fatto qualcosa di importante. Chi è all'Inter sta sviluppando un senso di appartenenza importante, questa è la base per creare qualcosa di positivo. Detto questo, penso che abbiamo fatto - qualcuno dirà che tiro l'acqua al mio mulino - cose davvero importanti. Basti pensare che l'Atalana è finita davanti a noi l'anno scorso, oggi abbiamo undici punti in più. Siamo davanti al Napoli stesso, siamo lì con la Juve; stiamo facendo qualcosa di importante. Dobbiamo restare molto umili, ma i 46 punti sono stati sofferti, li abbiamo ottenuto ocl sudore: non dobbiamo chiudere gli occhi perché nessuno ci ha regalato nulla. Il merito va a questi ragazzi, abbiamo affrontato situazioni di super, super emergenza".

Il secondo tempo della squadra, con tanti lanci lunghi: come se lo spiega?
"Nessuno si abbassa per scelta, ci sono fasi della partita... Noi abbiamo portato intensità importante, ma l'Atalanta - non bisogna essere presuntuosi - ne porta altrettanta. Noi siamo l'Inter, loro sono l'Atalanta, ma - con tutto il rispetto - stanno dimostrando di essere una grande squadra, un prodotto molto più finito. Noi stiamo iniziando, non era semplice. Mi dite di Sanchez... Per schierarli i giocatori devono stare bene. O sono deficiente o mi voglio fare male. Se non faccio entrare un giocatore, non è perché sono demente".  

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Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 11 gennaio 2020 alle 23:58 / Fonte: dall'inviato a San Siro
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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