È lo svincolato più appetito a livello mondiale. Potremmo ribattezzarlo così se non fosse che un soprannome già ce l’ha: El Matador, all’anagrafe Edinson Cavani. A dicembre dell’anno scorso aveva siglato un pre-contratto in scrittura privata (mai depositato) con l’Atletico Madrid che gli offriva un triennale da 10 milioni di euro netti a stagione più bonus. Un’offerta davvero invitante e che l’ex Napoli aveva accettato. Tanto che il diesse dei Colchoneros, Andrea Berta, aveva provato ad anticipare il trasferimento già nella finestra invernale di calciomercato, ma lo sceicco Al Thani aveva chiesto 25 milioni per liberarlo. Troppi per un calciatore in scadenza sei mesi dopo.

A Parigi Cavani guadagna 14 milioni, ma è giunto appunto al suo ultimo anno di contratto. L’addio sembrava scontato fino di primi di febbraio, quando con il tecnico Thomas Tuchel si è riacceso il feeling. A metà della prossima settimana (tra mercoledì e giovedì) l’entourage del bomber di Salto parlerà con la dirigenza parigina per fare il punto della situazione e chiarire le intenzioni: non è da escludere un rinnovo annuale, soprattutto se il riscatto di Mauro Icardi dall’Inter non decollasse. Leonardo chiede, infatti, un sostanzioso sconto all’Inter (da 65 a 50 milioni) per Maurito e tiene in caldo El Matador, che in questi mesi ha declinato le offerte arabe (Al Rayyan) e cinesi (Shanghai Shanhua e Beijing Guoan). A febbraio ci avevano provato pure i LA Galaxy che sognavano Cavani come erede di Zlatan Ibrahimovic e invece sono stati costretti a ripiegare sul Chicharito Hernandez. Non esattamente la stessa cosa. Oltre Oceano c’è da tempo il pressing dell’Inter Miami, ma lo sbarco in MLS rappresenta il piano B nella testa di Cavani che vorrebbe giocare ancora 2-3 anni in Europa. Possibilmente da protagonista. Ecco perché soluzioni ricche ma non di primo piano non lo solleticano particolarmente (Galatasaray e Newcastle).

Il ritorno in Italia, invece, lo alletterebbe e non poco così come un’avventura nella Liga. L’Atletico Madrid resta in pole, ma deve mantenere i patti e sopratutto onorare l’accordo preso lo scorso dicembre. Altrimenti via libera ad altre soluzioni. Una di queste conduce alla Milano nerazzurra, da dove però - nonostante le voci degli ultimi giorni - non sono partite offerte ufficiali. Almeno per ora. Contatti si, molto informali tra chi rappresenta il Matador e il duo Marotta-Ausilio, informati ai primi di maggio della possibilità di arrivare a Cavani. Riflessioni in corso visti i costi della possibile operazione. Con Suning che potrebbe recitare un ruolo da protaognista in tutti i sensi: un biennio all’Inter e un finale di carriera in Oriente allo Jiangsu potrebbe essere una soluzione allettante economicamente per accontentare Cavani sulla durata dell’ultimo grande contratto della carriera.

Conte l’aveva cercato nel 2012 ai tempi della Juve, ma De Laurentiis allora fece muro totale. Otto anni dopo le cose sarebbero diverse, anche se nella testa del tecnico salentino Il Matador non sarebbe l’erede di Lautaro bensì un innesto per alzare il livello e le alternative numeriche del reparto offensivo. Tradotto: se Lautaro andrà al Barça, l’Inter dovrà prendere un altro attaccante oltre a Cavani. Mentre l’ipotesi suggestiva mediaticamente di un clamoroso ritorno al Napoli non trova particolari aderenze e conferme. Così come le voci di un passaggio al Milan: i costi di Cavani appaiono fuori dal budget dei rossoneri. Insomma, se Italia sarà, sarà quella a tinte nerazzurre. Ma molto dipenderà dalle mosse di Leonardo e Berta: l’Inter osserva e prepara la sua mossa.

Sezione: Esclusive / Data: Sab 23 maggio 2020 alle 00:15
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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