Il matrimonio tra Suning e Bc Partners non s'ha da fare. Secondo gli ultimi aggiornamenti de La Gazzetta dello Sport, il colosso di Nanchino ha detto no alla proposta e si rivolgerà ad altri fondi per risolvere i problemi finanziari che la affliggono dopo lo stop imposto da Pechino alle aziende cinesi (ovvero di interrompere gli investimenti all'estero ritenuti non strategici, come nel settore sportivo). 

"Dietro al no della proprietà cinese c'è innanzitutto una notevole differenza sul valore delle azioni (anche perché l'Inter non è quotata in Borsa) e sulla valutazione complessiva del club - si legge sul sito della rosea -. Ma al colosso di Nanchino non sarebbe piaciuta l'esposizione mediatica del fondo anglosassone, che la settimana scorsa ha terminato la due diligence. Venerdì era scaduta l'esclusiva, ma l'offerta era troppo bassa e negli ultimi giorni i margini per trovare un accordo non si sono ampliati". Da ora in poi Suning tornerà ad ascoltare gli altri fondi che avevano manifestato interesse per entrare nel club nerazzurro, come gli svedesi di EQT e gli statunitensi di Arctos.

Lo scenario è confermato anche dai colleghi dell'Ansa, che parlano di dialogo interrotto tra il gruppo cinese di Zhang Jindong e il fondo inglese nella trattativa relativa al club nerazzurro. Secondo l'agenzia "non ci sono mai stati i presupposti per la prosecuzione della trattativa sulla ricerca di un investitore dell’Inter". 

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Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 01 febbraio 2021 alle 15:52 / Fonte: Gazzetta.it, Calcioefinanza.it
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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