Poteva sembrare una semplice gara di Coppa Italia, della Coppa Italia tanto bistrattata a parole ma che negli ultimi anni ha saputo riguadagnare credito, e soprattutto in casa Inter rappresenta sempre un trofeo gradito (i nerazzurri se la sono aggiudicata quattro volte negli ultimi otto anni). E invece, gli ingredienti per assistere ad una sfida interessante ci sono, eccome: l’Inter debutta nell’edizione 2012-2013 della Tim Cup ospitando una delle realtà della Serie Bwin, il Verona di Andrea Mandorlini arrivato agli ottavi di finale dopo aver superato a domicilio il Palermo nel turno precedente. Gara attesissima in casa scaligera, al punto che a sostenere i gialloblu ci sarà una vera e propria marea di tifosi, oltre ottomila. Gara che segnerà anche un ritorno importante per Andrea Stramaccioni, quello di Cristian Chivu. Ma gara che proprio ieri ha assunto un nuovo significato arbitrale, vista la designazione del direttore di gara.
ROCCHI SUL FILO – Infatti, a dirigere l’incontro di questa sera è stato designato Gianluca Rocchi: sì, proprio lui, l’arbitro che l’ultima volta che si ritrovò di fronte l’Inter allo stadio Meazza fu protagonista dello scempio perpetrato ai danni della truppa di Ranieri contro il Napoli. Espulsione di Obi, rigore inesistente e altre decisioni cervellotiche che fecero andare su tutte le furie l’intero ambiente. Probabilmente oggi il fischietto fiorentino avrà ritrovato la serenità giusta per riaffrontare l’Inter. Ma quello che preoccupa, e porta anche a cupi pensieri, è il contesto: perché l’Inter è reduce dall’ennesima decisione incredibile del Giudice Sportivo che ha squalificato per un turno Fredy Guarin, a causa del suo “atteggiamento intimidatorio e aggressivo” nei confronti di un assistente al termine della gara con la Lazio. Decisione accolta con rabbia dalla società che infatti ha presentato immediato ricorso. Va da sé dire che questa sera Rocchi sarà anche inconsciamente chiamato a dirigere con più attenzione del solito, perché la cicatrice dell’ultima volta è ancora viva e anche perché nell’aria c’è già abbastanza elettricità.
RIECCOLO – La prima e unica presenza stagionale risale alla prima partita ufficiale, il preliminare di Europa League in casa dell’Hajduk Spalato. Da lì, 4 mesi di stop forzato per un problema ad un dito del piede che si è rivelato essere molto più serio del previsto. Oggi,però, Cristian Chivu torna finalmente a calcare il campo. Il romeno sarà con molta probabilità impiegato dal primo minuto da Andrea Stramaccioni, che a lungo ne ha atteso il rientro dopo avere voluto la sua conferma, perché elemento in grado di stare alla perfezione in una difesa a tre in quanto dotato delle caratteristiche ideali per far ripartire l’azione offensiva. Occasione importante per il romeno, in una formazione che dovrebbe prevedere un ridotto turn-over, con chance dal primo minuto anche per McDonald Mariga, e il ritorno dal primo minuto di Juan, tenuto a riposo contro la Lazio. Ritorna tra i disponibili Ricardo Alvarez, potrebbe avere qualche minuto anche il giovane italo-brasiliano Daniel Bessa, attesissimo da allenatore e tifosi.
LA MAREA GIALLOBLU – Sull’altro fronte, ecco uno dei top team della serie cadetta, quel Verona che per il secondo anno consecutivo si guadagna gli ottavi di finale: dopo la Lazio, ecco l’Inter, una partita che manca in cartellone da ben 10 anni. Soprattutto, una partita estremamente sentita dai tifosi scaligeri, che sono pronti a invadere lo stadio Meazza: ottomila e forse di più i sostenitori gialloblu, una vera e propria marea di entusiasmo (anche se con seri rischi di ordine pubblico, visto che le due tifoserie si scontrano dopo la fine di un gemellaggio importante) che accompagnerà Bojinov e compagni, reduci anche da una frenata piuttosto importante in campionato dove nelle ultime cinque partite solo contro l’Ascoli sono riusciti ad ottenere la vittoria. Mandorlini, che ritrova l’Inter da avversario dopo sette anni da giocatore, non risparmierà nessuna energia e con ogni probabilità manderà in campo l’artiglieria pesante, quella del tridente Juanito Gomez – Cacia – Bojinov con a sostegno Hallfredsson, Bacinovic e Jorginho, giocatore interessante che sembra piacere molto all’Inter.
Il Verona a San Siro non ha mai vinto in 34 precedenti con l’Inter: soltanto 11 pareggi a fronte di 23 sconfitte tra campionato e Coppa Italia, l’ultima delle quali il 3-0 del 19 dicembre 2001 con gol di Vieri e doppietta di Ronaldo: sono passati esattamente 11 anni, ed ecco la nuova pagina di questo confronto.
PROBABILI FORMAZIONI:
INTER (3-5-2): Castellazzi; Silvestre, Chivu, Juan Jesus; Nagatomo, Mariga, Zanetti, Guarin, Jonathan; Cassano, Palacio. Allenatore: Stramaccioni.
HELLAS VERONA (4-3-3): Rafael; Abbate, Moras, Maietta, Albertazzi; Jorginho, Bacinovic, Hallfredsson; Bojinov, Gomez, Cacia. Allenatore: Mandorlini.
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