È stato tra i più criticati in questi mesi, ma ora si sta prendendo grosse rivincite. Diego Godin era stato preso dall'Inter a inizio 2019, quando il matrimonio con Luciano Spalletti era ancora vivo e vegeto. L'uruguaiano avrebbe dovuto prendere il posto di Miranda, che già all'epoca si sapeva in partenza a fine stagione. L'accordo siglato a parametro zero, dopo il mancato rinnovo con l'Atletico Madrid: un affare esaltato anche dalla stampa italiana, vista la caratura del giocatore.

CRITICHE ESAGERATE - Ma che le cose a Milano non sarebbero filate lisce lo si è capito subito. Prima il leggero infortunio, poi qualche incertezza (niente di così eclatante in realtà) e subito giù critiche. Talvolta lucide, spesso esagerate. Per uno che ha sempre giocato a quattro, il passaggio alla linea a tre non deve essere stato semplice. Sia lui che Skriniar, infatti, hanno trovato alcuni ostacoli: tutto fisiologico. Nonostante ciò, l'Inter è stata fin dal principio tra le migliori difese del torneo (la migliore per il stragrande maggioranza delle giornate). E questo anche per merito di Godin, magari meno avvezzo di altri all'impostazione, ma una certezza nella marcatura. Che poi, in realtà, l'ex Atletico ha anche un ottimo piede: quello che a volte gli è mancato sono stati i tempi di uscita, le linee di passaggio e non la qualità del calcio.

LA RIVINCITA - Da qualche settimana, però, il rendimento di Godin è salito a vista d'occhio. In particolare, ottime le ultime due prove, quelle di Roma contro la Lazio e di Razgrad contro il Ludogorets. Peraltro, con una novità interessante a livello tattico: Conte, a un certo punto della sfida dell'Olimpico, ha spostato l'uruguaiano sul centrosinistra. E chi si aspettava un calo è rimasto deluso. Anzi, Godin si è mostrato sicuro e disinvolto anche in fase di possesso, tant'è vero che l'esperimento è stato riproposto con successo pure contro il Ludogorets. Una modifica che potrebbe agevolare anche Skriniar, molto più a suo agio sul centro destra. In un finale di stagione ricco di impegni cruciali come quello che si appresta ad affrontare l'Inter, un Faraone al massimo della potenzialità può essere decisivo con la sua esperienza.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 22 febbraio 2020 alle 11:14
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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