Intervenuto nel corso di una diretta Instagram organizzata dall'account ufficiale della Puma, l'attaccante nerazzurro Romelu Lukaku ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: "Ciò che mi manca di più - riferisce il belga - è il ritmo gara, la competizione con l'avversario, lo stadio pieno, l'affetto del pubblico. Sto sfruttando questo momento per analizzare le mie ultime prestazioni, anzi, più in generale tutto quello che ho fatto negli ultimi sei mesi. Si può sempre migliorare nel calcio".

"Io vivo per fare gol - aggiunge Lukaku -. Ma se voglio aiutare la mia squadra, devo essere sempre pronto ad aiutare i miei compagni. Le statistiche personali hanno poca importanza. Negli ultimi metri bisogna essere dinamici, attaccare lo spazio con i tempi giusti. Noi ci alleniamo molto, vediamo ogni giorno dei video con il fine di analizzare i nostri errori ed evitare di ricommetterli in futuro".

Il belga parla anche dei suoi idoli nerazzurri: "Ho amato Adriano, che con la maglia dell'Inter ha fatto grandi cose. I miei primi ricordi legati al calcio internazionale risalgono alla Coppa del mondo 1998: tempi in cui Ronaldo il Fenomeno dimostrava di avere una classe superiore. Poi è andato al Real Madrid. Per quel che riguarda la generazione successiva di attaccanti, in Europa ho ammirato Henry e Drogba".

Sull'emergenza Coronavirus: "La salute viene prima di ogni cosa. Se la salute non é garantita al 100% perché dobbiamo giocare? Eppure è stato necessario che un giocatore della Juve fosse positivo affinché mettessero tutti in quarantena: è normale tutto ciò? No, non è normale. Ammetto che il calcio mi manca, però adesso l'importante è la salute della gente. Tutto il resto è secondario". Lukaku si riferisce alla positività al Covid-19 riscontrata dal difensore bianconero Daniele Rugani, la sera stessa di Liverpool-Atlético Madrid (andata regolarmente in scena ad Anfield con il tutto esaurito sugli spalti): nei giorni successivi la Uefa ha deciso di sospendere ogni competizione.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 02 aprile 2020 alle 18:43
Autore: Andrea Pontone / Twitter: @_AndreaPontone
vedi letture
Print