"Sono passati tanti anni, ma non posso negare che Inter-Verona sia una sfida speciale per me. L'Inter è la mia squadra del cuore da quando ero bambino, ci ho giocato per tanti anni. A Verona invece ho vissuto una esperienza fantastica da allenatore, portando la squadra dalla C alla Serie A. Sono state belle stagioni...". Andrea Mandorlini non nasconde l'emozione nell'aprire - in esclusiva per FcInterNews - il suo personale libro dei ricordi per la sfida Inter-Verona. Con uno sguardo naturalmente rivolto al presente.

L'Inter arriva alla sfida dopo le polemiche legate alle dichiarazioni di Conte.
"Le parole di Antonio sono state molto dure, ma dettate dalla rabbia della rimonta subita a Dortmund. Un inciampo inaspettato per come si era messa la gara, ma che non pregiudica quanto di buono stanno facendo i nerazzurri. In Italia c'è sempre troppa fretta nel giudicare solo in base al risultato".

Questa Inter può vincere il campionato?
"Sono convinto possa duellare con la Juventus fino alla fine per lo scudetto. Credo che la società farà il massimo per rinforzarsi, se saranno a punto a punto con i bianconeri. Se poi arrivasse a gennaio un innesto importante...".

Meglio un top a centrocampo o una punta?
"Davanti ci sono solo Lautaro e Lukaku che stanno facendo benissimo. Sono una coppia fantastica, però un grande club e i nerazzurri in questo momento dopo gli infortuni di Sanchez e Politano hanno solo un ragazzino, seppur di talento, come Esposito. Un po' poco...".

Passiamo agli scaligeri che sono un po' la rivelazione del torneo.
"Verissimo. Il Verona è una squadra in salire, che sta bene e gode di una buonissima classifica. Faccio i complimenti al presidente Setti e a mister Juric per i risultati ottenuti finora. Sono una squadra davvero molto solida, non a caso vantano la miglior difesa del torneo. Questo permetterà loro di giocare senza assilli a San Siro e con la mente libera da pressioni. Ecco perché l'Inter deve stare in guardia".

Da ex difensore come giudica i primi mesi interisti di Diego Godin?
"Inutile nascondere che ci si attendeva un po' tutti un altro impatto. Giocare da 4 a 3 è più facile, però Godin non ha ancora reso secondo le sue capacità e potenzialità. L'Inter ha bisogno del vero Godin. Sul secondo gol preso a Dortmund poteva fare decisamente meglio e ha notevoli responsabilità".

Chi l'ha meravigliata invece tra i nerazzurri in questa prima parte di stagione?
"Dico Sensi e Barella: stanno facendo molto bene e non era semplice il salto dalla provincia in una big come l'Inter. Sono intraprendenti e hanno entrambi grande personalità. Confesso che non pensavo si inserissero e imponessero così in fretta a Milano. Oggi sono due colonne".

Infine una curiosità personale: quando la rivediamo in panchina?
"Spero presto. Penso di poter dare ancora molto. Bisogna saper aspettare e attendo una occasione. Intanto vado in giro per l'Italia a guardare partire, così da essere pronto appena qualcuno avrà bisogno di me".

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Sezione: Esclusive / Data: Sab 09 novembre 2019 alle 13:45
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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