Un centrocampista e un attaccante. Possibilmente, anche un esterno abile su entrambe le fasce, ma solo se ci fosse margine. Queste le richieste di Antonio Conte a Beppe Marotta in vista della riapertura del mercato di gennaio, al termine di un altro ciclo durissimo per l'Inter, che dovrà cercare di vincere le ultime due partite di Champions League per guadagnarsi gli ottavi di finale della competizione e parallelamente rimanere aggrappata al treno scudetto guidato, ad oggi, dalla Juventus con un solo punto di vantaggio.

Fino al primo gennaio il tecnico nerazzurro dovrà fare di necessità virtù, sperando nella salute dei suoi giocatori fino alla prossima sosta. Ma quando aprirà la finestra di mercato invernale vorrà a disposizione un numero sufficiente di elementi per non doversi trovare ancora una volta, in corso d'opera, a fare la conta dei disponibili. Conte ha già individuato i giocatori idonei alle sue necessità: Olivier Giroud, Arturo Vidal (o Nemanja Matic) e Matteo Darmian. Tutti già allenati, con i quali c'è reciproca conoscenza, già pronti a combattere per la causa, senza chiedere un periodo di adattamento. Il tutto a costi oggettivamente contenuti, vista anche la situazione contrattuale e l'età dei calciatori sopra citati. Una passeggiata per Marotta, che non dovrebbe far fatica a trovare la quadra sia sull'ingaggio sia sul costo del cartellino.

Eppure non c'è, da questo punto di vista, comunione di intenti tra allenatore e dirigenza. Mettere sotto contratto ultra trentenni per coprire le falle in questa stagione può portare benefici nell'immediato (obiettivo di Conte che vuole provare a vincere subito) ma rischia di rappresentare una sorta di zavorra per la programmazione del club, che a giugno, sfruttando le opportunità, mira ad arricchire la rosa con calciatori alla Romelu Lukaku, di qualità, esperienza internazionale e ancora giovani. Per questa ragione la proprietà, al Vidal o Matic di turno, preferirebbe Dejan Kulusevski con la consapevolezza che i costi del cartellino sarebbero elevati (anche le voci su Rodrigo De Paul, oggi poco concrete, non sono casuali). Ma anche sapendo che l'ingaggio partirebbe dal basso rispetto a profili che già guadagnano cifre altissime in virtù del loro status. Sarebbe un po' come anticipare a gennaio una mossa già prevista per giugno, senza ritrovarsi in casa un calciatore sulla via del tramonto con un triennale e uno stipendio da big.

Come raggiungere pertanto un'intesa tra dirigenza e allenatore? Probabilmente la soluzione si troverà a metà strada, con l'arrivo di un giocatore esperto e di uno futuribile, che permetta, magari, di realizzare anche una plusvalenza entro il 30 giugno. Un'operazione alla Matteo Politano o alla Stefano Sensi, insomma, preziose per il bilancio e per la squadra nerazzurra. Se sul centrocampista il discorso è ancora aperto, sull'attaccante le candidature non abbondano, in quanto il profilo richiesto da Conte non si trova sul bancone del supermercato: esperto, di qualità, in grado di giocarsela sul fisico e prezioso tatticamente. In altre parole, Giroud, che già è entrato nell'ottica di tornare a lavorare con il suo ex tecnico al Chelsea. E neanche il ritorno di Alexis Sanchez, ottimisticamente ipotizzato entro la metà di gennaio, convincerebbe l'allenatore salentino ad accantonare la richiesta di un nuovo innesto in attacco, con quelle caratteristiche. Non resta pertanto che attendere che i tempi siano maturi, ci sono ancora diverse settimane prima di gennaio e fino ad allora, anche se nella testa di Conte le idee sono già ben chiare, la proprietà farà tutti i ragionamenti del caso per accontentarlo senza influenzare il proprio progetto a lungo termine.

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Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 19 novembre 2019 alle 15:10
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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