Luciano Spalletti e l’Inter, insieme fino al 2021. Un annuncio accolto con entusiasmo,  da tifosi e dai diretti interessati. Un annuncio arrivato in un momento fondamentale. Perché mentre il progetto Inter cambia, cresce, prende forma, Spalletti dà conferme, si fa conferma.

Parlavamo del momento. Quello scelto dall’Inter e dall’allenatore di Certaldo per ufficializzare la continuazione del loro rapporto è a dir poco tattico: 14 agosto, piena estate, pieno mercato, nel vivo della telenovela Modric, all’indomani dell’ufficialità dell’arrivo nella Milano nerazzurra di Keita Baldé Diao. Settimo arrivo di una campagna acquisti che avrebbe nel croato del Real Madrid la ciliegina sulla torta, ma che resterebbe comunque di alto livello. L’ex Lazio è stato un profilo indicato direttamente da Spalletti, rimasto estasiato dalle sue qualità, le stesse che gli sono costate la sconfitta in un derby, l’ultimo per entrambi nella Capitale.

Keita, prima ancora Lautaro, De Vrij, Asamoah, lo scudiero Nainggolan, Politano, Vrsaljko . Un mercato estivo da grande squadra, per premiare l’annata appena conclusa, quella del ritorno in Champions League. Per premiare Spalletti, leader carismatico, capace di prendersi le critiche per una squadra che stava modellando secondo il suo credo calcistico. Capace di usare il pugno duro con i suoi uomini, mettendo l’Inter prima di tutto. Con l’ex tecnico della Roma, rivale negli anni d’oro nerazzurri del post-Calciopoli, alla Pinetina si è visto il ritorno di un allenatore con personalità forte e idee tattiche chiare. Una figura che da queste parti mancava dai tempi di un certo José da Setubal.

Una dinamica chiara in casa Suning, dove hanno capito come, senza un pilota affidabile, la macchina interista spesso giri a vuoto, come dimostrato negli ultimi anni. E per questo la decisione di consolidare ulteriormente l’accordo con Spalletti. Perché va bene ‘tornare a rimirar le stelle’, ma la Champions League va onorata. E quindi, dopo aver pensato agli acquisti, di qualità, in ogni settore, ecco la mossa per garantirsi la massima serenità anche nel rapporto con il tecnico.

E lo stesso Spalletti, dal canto suo, ha voluto avere alcune certezze, prima di confermarsi come condottiero nerazzurro. E le 7 avute da Ausilio nel corso di questa estate avrebbero convinto chiunque.  La fiducia, nel progetto e prima ancora nei colori, era totale. Lo conferma la scelta fatta lo scorso anno, di lasciare una Roma ormai tatticamente spallettiana, per intraprendere un’avventura rischiosa, con una squadra reduce dal settimo posto, senza identità, con più dubbi che certezze.

L’annata 2017-18 è stata fatta di alti e bassi, di vittorie e partite importanti, di periodi difficili, senza capo né coda. In pieno stile Inter, da pazza Inter, quella che mancava da tanto ai tifosi, di nuovo vicini, di nuovo pronti a farsi sentire. Come in occasione del rinnovo di Spalletti. Il comandante che mancava da troppo all’esercito nerazzurro e che ora ha deciso di continuare. Dopo un mercato da grandi, per il calcio dei grandi. Per continuare, insieme, #senzatregua.

Federico Rana

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Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 16 agosto 2018 alle 08:30
Autore: FcInterNews Redazione
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