Dopo il turno dello Shakhtar, tocca al tecnico dell'Inter Antonio Conte, arrivato nella sala stampa della Merkur Spiel-Arena di Düsseldorf insieme come al solito a Samir Handanovic, presentare in conferenza stampa la sfida dei quarti di finale di Europa League contro gli ucraini in programma domani sera.

In primis, descrizione dell'avversario.
"Lo Shakhtar una squadra piena di talenti al di la del cambio dell'allenatore, la struttura della società ha dimostrato che sono bravi a mantenere il livello alto. Ricordo quando con la Juventus giocai contro di loro: già all'epoca c'erano giocatori che magari non erano conosciuti ma di indubbio livello, questo significa che hanno sempre avuto elementi molto forti. Complimenti a loro per come riescono sempre a trovare talenti". 

Sull'arrivo del presidente Steven Zhang.
“Fa sempre piacere a me e ai calciatori la visita del presidente e la sua presenza qui con noi. Per me è un valore aggiunto in ogni situazione, sia per me che per i calciatori”.

Come pensa giocherà lo Shakhtar domani in base al pressing sui suoi uomini?
“Io penso che lo Shakhtar giocherà con le proprie caratteristiche, con fasi di pressione alta alternate a fasi di pressione più bassa per darci campo e colpire in contropiede. Ma loro hanno una loro identità, hanno raggiunto un livello in Europa di tutto rispetto. La grande cosa che va riconosciuta a Castro è stata quella di convincere tanti giocatori di talento a lavorare per la squadra. Complimenti a loro perché avere giocatori di questo spessore in mezzo al campo molto attenti in fase difensiva è sintomo cha hanno lavorato”.

Ha più paura del Bayer o dello Shakhtar? C’è qualcosa di diverso?
“La parola paura non fa parte del mio vocabolario e non deve fare parte di quello dei calciatori. Abbiamo grandissimo rispetto dello Shakhtar che si è confermato a grandi livelli in questi anni e ci siamo preparati bene. Loro sono la squadra più forte che affronteremo nel nostro percorso in Europa League, lo faremo con grande rispetto ma dimostrando che siamo in semifinale per una ragione e venderemo cara la pelle per arrivare in finale”.

Senti il peso di essere l’unico rappresentante dell’Italia in Europa?
“Non ci consideriamo i salvatori della patria, siamo una squadra che ha cercato di fare il proprio cammino senza guardare gli altri. Abbiamo onorato tutte le competizioni giocate arrivando fino in fondo, l’obiettivo è guardare noi stessi e migliorarci”.

C'è in te la voglia di una consacrazione internazionale?
“Sarei contento solo per il club se arrivasse un successo europeo. Non penso ad arricchire la mia bacheca personale ma quella del club che mi assume”.

Si legge di un’interesse dell’Inter per Mykolenko, può confermare?
“Penso sia inopportuno parlare di mercato o di altri giocatori. Ci stiamo giocando un finale di stagione, ringrazio il gruppo dei miei giocatori per quello che hanno fatto durante la stagione e soprattutto per quanto fatto dopo il lockdown. Sono stati encomiabili sotto ogni punto di vista. Mi sembra inopportuno fare una domanda del genere, quindi educatamente glisso”.

Pensi di poter recuperare Sanchez? E pensi di cambiare qualcosa vista la sua assenza?
“Stiamo parlando di un giocatore fuori per tre quarti della stagione, spesso lo dimenticate. Oggi ci stiamo accorgendo di quale arma non ho potuto usufruire. Non avere a disposizione questo giocatore dopo che è tornato a livelli importanti mi spiace molto, mi priva di un elemento fondamentale dall’inizio o a gara in corso. Dobbiamo chiedere un sacrificio maggiore ai due attaccanti, l’alternativa è Esposito o inventarci qualcosa davanti. Qualcosina l’abbiamo provata nell’emergenza, ma diciamo che Alexis ci sarebbe servito”.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 16 agosto 2020 alle 19:15
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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