Dal suo blog l'opinionista e interologo Gianluca Rossa esprime un parere sul mercato nerazzurro mostrando ottimismo. Ecco il suo editoriale:

Non scrivo editoriali da un po' di giorni e chi conosce questo sito dovrebbe sapere che qui non vi sono obblighi editoriali e posso cimentarmi se non proprio sul vero, almeno sul verosimile. E nelle chiacchiere di calciomercato di questi giorni, di verosimile c'è pochissimo.
Ormai è un festival di bufale ed è inevitabile che sia così, perché alla chiusura del mercato mancano poco meno di tre mesi, un'eternità e l'Italia è l'unico Paese al mondo con tre giornali sportivi, anzi calcistici per non parlare delle decine di trasmissioni televisive sull'argomento.
Chi ciancia sul presunto immobilismo dell'Inter, ovviamente non conosce le logiche del calciomercato nostrano, in cui girano sempre meno soldi, senza contare che chi ha i fuoriclasse se li tiene o li cede a peso d'oro. E per chiudere certe operazioni è semrpe meglio aspettare l'ultimo rilancio o l'ultimo ribasso.
Ognuno poi ha la sua strategia: c'è chi annuncia colpi a ripetizione, al momento rimasti in canna, chi gioca agli indovinelli sul mister X di turno e chi sta muto come un pesce, come l'Inter, a parte la vicenda Sanchez, resa pubblica dall'Udinese già a Natale.
A gennaio Branca prese Pazzini in mezza giornata e Nagatomo in due ore con trattative-lampo e annunci a sorpresa.
In questo periodo ho perso il conto dei calciatori un giorno vicini all'Inter, l'altro alla Juve, l'altro al Milan e l'altro ancora all'Inter: Montolivo, uno a caso, ha già cambiato maglia cinque o sei volte, Ganso e Balotelli sono già in ritiro col Milan, Tevez e Aguero con la Juventus e Kakà con l'Inter,: "ma mi faccia il piacere" - avrebbe detto Totò.
E' vero che la prima regola del calciomercato è 'mai dire mai', ma certi incastri sono davvero troppo complicati anche da immaginare, come Hamsik accostato prima all'Inter e poi al Milan.
"Tutte balle" - ripete spesso Moratti e, al di là di qualche bugia di circostanza, stavolta lo pensa davvero!
Intanto Sneijder pare già in tournée col Chelsea, ma i soldi veri non li ha ancora visti nessuno. Lui in compenso ha già fatto sapere di esser disposto a lasciare l'Italia solo per guadagnare 200.00 sterline alla settimana, praticamente 12 milioni di euro l'anno. Curiosa anche la vicenda di Alexis Sanchez che è già stato presentato da almeno cinque club diversi.
In realtà la precipitosa frenata di Pozzo davanti al Barcellona conferma la pole position nerazzurra sul cileno, ma la strada per trovare un punto d'incontro tra contanti e contropartite tecniche è ancora lunga. Una cosa però è certa: se in certe trattative si ragiona solo in contanti i club italiani sono battuti in partenza nel confronto con inglesi e spagnoli, ma ora anche questi ultimi si sono fatti furbi e non si fanno certo prendere per il collo dai Pozzo e dai Zamparini di casa nostra.
La verità è che coloro che ogni estate amano giocare con le figurine buttando giù formazioni improbabili ignorano che dietro ogni operazione si nascondono complicazioni e interessi di ogni tipo, difficili da risolvere in tempi brevi. E se questo vale per le mezze figure del calcio, figuriamoci per i big. Come si può ad esempio credere che calciatori che costano alle grandi qualcosa come 3-4 milioni di euro vadano in club dove il pezzo pregiato non guadagna a metà della metà? E l'idea che sia la stessa grande a contribuire anche all'ingaggio è ormai fuori moda da molto tempo.
Una cosa però ve la dico: a differenza della scorsa estate l'inter uscirà dal calciomercato rinforzata, ma ci sarà tempo per parlarne.

Sezione: News / Data: Mar 14 giugno 2011 alle 10:24 / Fonte: Gianluca Rossi per Gianlucarossi.it
Autore: Redazione FcInterNews
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