Quella del taglio degli stipendi è una questione che continua a tenere banco nel dibattito generale in questa emergenza sanitaria. Non soltanto in Italia, ma anche oltremanica, dove il taglio del 30% degli stipendi non convince appieno tutte le parti in gioco. 

L'Assocalciatori inglese, infatti, invita le società di Premier League e la FA (Football Association) a riflettere ulteriormente in merito al taglio, chiesto tra l'altro anche dal ministro della salute britannico Matt Hancock. Attraverso un comunicato ufficiale la Pfa, la Professional Footballers' Association, fa sapere di voler cooperare e di voler essere in prima linea nella lotta e nella ricerca contro il coronavirus: si è d'accordo infatti sui 20 milioni di sterline da devolvere in beneficienza e sui 125 milioni destinati alle squadre in maggiore difficoltà. Il comunicato, tuttavia, puntualizza la posizione dell'Assocalciatori in merito alla questione giocatori e ai loro salari.

"Il taglio del 30% degli ingaggi dei calciatori della Premier toglierebbe circa 200 milioni di sterline (228.500 milioni di euro) di entrate fiscali al governo. Tutti i giocatori di Premier vogliono fare e faranno la loro parte con significativi contributi finanziari in questi tempi senza precedenti, ma la riduzione del 30% dei salari ammonterebbe a un totale di oltre 500 milioni di sterline in tagli ai salari e una perdita di oltre 200 milioni di sterline in contributi fiscali al governo, un aspetto sul quale invitiamo a riflettere e a lavorare ulteriormente. Come Pfa siamo pronti ad aprire un dialogo con la Premier League e a proseguire nel dibattito, in modo da trovare la soluzione migliore".

Stefano Carnevale Schianca

Sezione: News / Data: Dom 05 aprile 2020 alle 12:39 / Fonte: thepfa.com
Autore: FcInterNews Redazione
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