Tra le cause delle grosse difficoltà attraversate in questo momento storico da Suning, secondo il Financial Times, c'è anche l'errore nell'investimento compiuto in Evergrande, il colosso del settore immobiliare diventato in breve tempo il gruppo del settore più indebitato della Cina, sottolineando la complessa rete di partecipazioni in tutta la Cina aziendale. Evergrande, quotata a Hong Kong, era pronta a rimborsare circa 130 miliardi di Renminbi, pari a circa 16,5 miliardi di euro, agli investitori nella sua filiale immobiliare nella Cina continentale se l'attività non fosse stata quotata a Shenzhen entro l'inizio del 2021, innescando i timori di una crisi di liquidità.

Suning aveva investito 20 miliardi di Renminbi (oltre 2,5 mld di euro) nell'attività nel 2017, secondo i documenti del mercato azionario; il che significa che avrebbe avuto diritto al rimborso se la quotazione non fosse andata avanti. Ma alla fine di settembre, Evergrande ha annunciato che la maggior parte degli investitori non avrebbe chiesto rimborsi. La quotazione è stata cancellata a novembre. Suning ha pagato 1,5 miliardi di dollari di debito alla fine dello scorso anno, ma ha obblighi più grandi che incombono, inclusi 600 milioni di dollari in note in scadenza a settembre.

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Sezione: News / Data: Gio 25 febbraio 2021 alle 15:02
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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