Dalla Terrazza 21 in Piazza Duomo a Milano, Beppe Marotta ha raccontato le sue emozioni per la festa della seconda stella anche ai microfoni di RAI Sport: "Sinceramente è un bel vedere, una bella emozione. La cornice è qualcosa di straordinario e ci riporta a vecchi fasti".

Nel 2027 hai detto di voler fare altro, ma come si fa a lasciare tutto questo?
"Il mondo del calcio come disciplina sportiva rappresenta un aspetto sociologico, da studiare meglio. C'è un grande senso di appartenenza e voglia di gioire, dietro dei colori si nasconde un sentimento molto forte e una fede incancellabile che accompagna le gesta di una squadra che gioca a calcio e sa dispensare grandi emozioni".

Hai vinto tantissimo anche altrove, ti aspettavi di trovare un ambiente del genere all'Inter?
"Il calcio è fenomeno di grande aggregazione, dopo il Covid tanta gente voleva vivere le emozioni di una volta. In Italia siamo stati tutti bravi a rendere competitivo questo campionato anche a livello europeo e a far sì che la gente sia tornata negli stadi. Merito anche delle società che hanno regalato tanto al nostro Paese e ai tifosi che sono appassionati".

Come hai costruito questo risultato con l'Inter?
"Noi abbiamo il nostro modello, per vincere bisogna avere un tasso di competenza e valori importanti come la cultura della vittoria. Non bisogna avere paura di dichiarare le proprie ambizioni sportive senza arroganza ma con ambizione. Sono concetti come senso di appartenenza e cultura del lavoro che vanno sviluppati".

Cosa sposta una serata del genere a livello di rapporto tra società, tifosi e giocatori?
"Aumenta in noi un grande senso di responsabilità che va di pari passo con l'avere molto coraggio. In Italia non ci sono club che possono dispensare investimenti importanti, occorre competenza e creatività nell'ambito della campagna trasferimenti. E avere il coraggio di avere giocatori che abbiano voglia di rimanere nelle rispettive squadre, nel nostro caso nell'Inter. Tutti i giocatori vogliono rimanere con noi, e questo è sicuramente un aspetto motivazionale molto forte".

Lautaro e Inzaghi rinnoveranno?
"Io credo che tutta questa serata di celebrazioni ha un artefice principale che è Inzaghi, leader della squadra che gestisce le risorse che gli mettiamo a disposizione e lo ha fatto nel migliore dei modi col supporto di noi dirigenti. Lautaro interpreta il ruolo di capitano all'antica, colui che riesce a stimolare i compagni e coagulare le forze. Per tutti i giocatori andremo presto ad analizzare le situazioni contrattuali, partendo dal concetto che tutti vogliono rimanere, per noi è molto importante".

Come definiamo questa serata?
"Straordinaria, che occuperà pagine molto piene del mio libro dei ricordi. Siamo contenti di far emozionare tutta questa gente".

Sezione: News / Data: Lun 29 aprile 2024 alle 11:55
Autore: Christian Liotta
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