"San Siro ha fatto il suo tempo. E lo dico io che lì ci ho lasciato il cuore". Favorevole a un cambio di impianto, Sandro Mazzola si schiera a favore del nuovo che avanza. "E' la soluzione più logica - dice in un'intervista al Corriere della Sera -. Non è solo il nuovo che avanza: è una necessità. Più introiti, più spazi, nuova vita. Nuovo stadio di fianco al vecchio? Giusto. Un’idea di continuità. Meglio anche per i tifosi".

Eppure al Meazza il "Baffo" lascerebbe qualche ricordo. "Non si vive di ricordi, anche se sono bellissimi come i miei. L’emozione e l’orgoglio cominciavano in tram. Mica ci portavano in pullman. Ricordo le valigette con le strisce nere e azzurre con dentro maglietta e scarpe. Il derby. Anzi i derby. Quella volta che segnai dopo 13 secondi. E le Coppe dei Campioni. La finale con il Benfica nel 1965 che veniva giù un’acqua e i tifosi facevano fatica ad aprire gli ombrelli. O la rimonta con il Liverpool, quando dissi allo speaker di mettere il disco con la musica di When the Saints che ci aveva tormentato nell’andata in Inghilterra".

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Sezione: News / Data: Mer 27 marzo 2019 alle 17:12
Autore: Mattia Todisco
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