Come ridurre il gap del salto per i giovani tra le giovanili e la Serie A? Tema caldo, sul quale il dg interista Marco Fassone risponde così: "La nostra preferenza è per la “squadra B” in Lega Pro - dice a Tuttosport -. Questa soluzione sarebbe l’ideale per i grandi club e voglio tranquillizzare i presidenti Abodi e Macalli: queste squadre giocherebbero fuori classifica, non avrebbero la possibilità di salire di categoria e non ci sarebbe bisogno di aiuti economici. Inoltre, sotto un aspetto politico, si potrebbe serenamente rinunciare al voto in assemblea. E poi superiamo il discorso dei “campanili”: siamo nel 2015. Le squadre B porterebbero interesse, penso anche alle televisioni. Qualora questa strada fosse impraticabile, allora saremmo favorevoli all’acquisto di una squadra in Lega Pro; altrimenti si potrebbe fare come l’Udinese, muovendosi con l’acquisizione di società all’estero. La storia è cambiata: in Italia eravamo abituati ad essere compratori di giocatori, non avevamo nel dna la ricerca dei giovani talenti. Oggi le nostre big, per fatturato, non sono paragonabili ai top club europei e per cercare di competere servono dei serbatoi dove far crescere i propri ragazzi. Il nostro progetto col Prato? Si tratta di una sinergia sportiva, nulla a livello societario: gli abbiamo prestato una decina di giocatori e c’è un allenatore, Esposito, con un passato nelle nostre giovanili". 

 

Sezione: News / Data: Gio 02 aprile 2015 alle 09:00 / Fonte: Tuttosport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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