Oltre all'intervista rilasciata ad As, Luis Suarez ha parlato anche ai microfoni di El Pais, soffermandosi in particolare sulla perdita di identità dei club calcistici. E nel suo discorso, ci sono bordate pesanti nei confronti della proprietà nerazzurra di Suning: "Le radici e l'identità vanno perdendosi. Vengono a fare i loro affari, ma non sono interessati al calcio o all'Inter. Le persone continuano ad andare allo stadio per la maglia e si vince, quindi vanno avanti. Ora non si può fare nulla, non sappiamo come andrà a finire. Non sanno che per incassare 100 euro in più per un abbonamento, bisogna avere una buona squadra. Sono stati fortunati a trovare Luciano Spalletti, che sta guidando l'Inter sulla buona strada. La loro idea è quella di attrarre la gente che ama il calcio per vendere i loro prodotti, non quelli dell'Inter. Nel calcio è entrato un mondo che non ha nulla a che vedere col nostro. Non sapremo di che morte moriremo". 

Suarez torna anche sugli anni dell'Inter post Massimo Moratti: "Prima è arrivato un indonesiano, che ha preso il club ad un prezzo baso per poi rivenderlo a una buona cifra. Questi non vengono allo stadio, hanno sostituito il nome del centro sportivo mettendo il proprio prima di quello di Angelo Moratti. Poi hanno prestato soldi all'Inter con un interesse del 10%. E nessuno diceva niente! Tutti speriamo che vada tutto bene". Una battuta sulla partita: "Ci sarà una bella atmosfera, la gente è felice. L'Inter ha una buona squadra ma non una grande squadra; non può ancora pensare di vincere la Champions. La speranza ora è di fare un buon campionato e provare a costruire una squadra competitiva l'anno prossimo". 

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Sezione: News / Data: Lun 05 novembre 2018 alle 18:37
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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