La Corte d’appello di Bruxelles ha respinto il ricorso di Doyen Sports Investments e del club belga FC Seraing che sostenevano l’illegalità delle regole FIFA sulle TPO (Third Party Ownership) e sulle TPI (Third Party Influence). Le norme FIFA su questo tema sono stabilite nell’articolo 18 bis e 18ter del “Regolamento sullo Status e il Trasferimento dei giocatori”.

Nella decisione, che è stata emessa il 12 dicembre 2019, la Corte d’appello riconosce il pieno effetto della res judicata (un provvedimento giurisdizionale divenuto ormai incontrovertibile) da parte del TAS sulla stessa questione il 9 marzo 2017 e della sentenza del Tribunale federale svizzero emessa il 20 febbraio 2018. La Corte conferma inoltre la validità delle decisioni disciplinari emesse dai comitati disciplinari della FIFA che hanno sanzionato l’FC Seraing per aver violato le norme sulle TPO e sulle TPI. Inoltre, la Corte d’appello di Bruxelles conferma che le ricorrenti non hanno portato alla Corte argomentazioni convincenti per mettere in dubbio gli obiettivi legittimi delle norme FIFA.

"Ancora una volta, un tribunale indipendente dichiara che non vi è motivo di dubitare della validità delle regole FIFA su TPO e TPI - il commento post-sentenza del Chief Legal Officer della FIFA, Emilio García -. Queste regole sono indispensabile per preservare l’indipendenza di squadre e giocatori e garantire l’integrità di partite e competizioni". 

Sezione: News / Data: Ven 13 dicembre 2019 alle 17:45 / Fonte: Calcioefinanza.it
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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