È tornato a suonare nei campi d’Europa l’inno di Tony Britten, è tornata la Champions League. Si è aperta a Madrid e Dortmund la fase ad eliminazione diretta della massima competizione europea, dove in gioco ci sono tre ex nerazzurri, due su tre in panchina seppur per ragioni diverse. Simeone da un lato, in panchina per ovvie ragioni, (che schiera titolare l'ex interista seppur per poco Sime Vrsaljko), Mauro Icardi dall’altro rimasto a sedere, fuori dall'undici di Tuchel che ha preferito il tridente Di Maria, Mbappé e Neymar nonostante le polemiche dei giorni scorsi. Scelta premiata per Tuchel, ma solo a metà: è proprio ‘O Ney al 75esimo ad andare in gol per i parigini, una rete che risponde al vantaggio dei padroni di casa arrivato con Haaland al 69esimo. Non basta però il gol del brasiliano perché due minuti dopo arriva ancora il prodigio norvegese che con grinta imbuca la palla del 2-1. Finisce così all’Iduna Park e ora per il PSG si prefigurano dei mostri del passato che sembrano una sentenza. Dalla parte dei francesi c'è il ritorno al Parco dei Principi, ma la rimonta con questo muro giallo non sarà affatto semplice. Sorride invece l’altro ex nerazzurro Diego Simeone, che malgrado un concitato finale dettato da sprechi che lo fanno infuriare, festeggia una partita sofferta ma vittoriosa. Hanno iniziato subito bene i colchoneros e Saúl al quarto minuto batte Alisson segnando l'1-0 che apre e chiude la partita del Wanda Metropolitano. Gli sprechi sul finale fanno rammaricare i madrileni che adesso devono sopravvivere ad Anfield.

Sezione: News / Data: Mar 18 febbraio 2020 alle 23:02
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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