Domani sera l'Inter tornerà a Barcellona dove otto anni fa compì un'impresa straordinaria, impedendo ai catalani di raggiungere la finale di Champions. Javier Zanetti, che in quella stagione come in tante altre era il capitano dei nerazzurri, ricorda per Sky le quattro sfide con i blaugrana che segnarono il cammino fino alla conquista della Champions League nel 2010: "Nel cammino verso la finale abbiamo affrontato per quattro volte i campioni in carica del Barcellona. La prima partita l'abbiamo preparata nei minimi dettagli. C'era Dani Alves che spingeva tanto, noi per affrontarlo avevamo Muntari centrocampista di sinistra. Credo che tatticamente ci siamo comportati molto bene e per questo il Barcellona, che attaccava con molti giocatori, non trovava spazi.

Poi siamo andati al Camp Nou, altra partita molto complicata. Il Barcellona ha giocato meglio meritando la vittoria. Arrivano le semifinali e dopo averli affrontati nel gruppo sapevamo che partita avremmo affrontato. Abbiamo cambiato modulo, passando al 4-2-3-1. Tutti dicevano che l'Inter era difensiva ma sfido chiunque a dirlo quando in campo c'erano Milito, Eto'o, Sneijder e Pandev. Messi con la palla tra i piedi è capace di tutto, sapevo che sul mancino sarebbe rientrato e io lo chiudevo, spingendolo sulla fascia per crossare. Il gol subito in avvio è stato un campanello d'allarme, ma abbiamo creduto nella nostra squadra. Mi ricordo che José nello spogliatoio ci disse: 'Ragazzi se continuiamo così questa partita la vinciamo. Dobbiamo attaccarli per metterli in difficoltà'. Quando la partita finì 3-1, entrando negli spogliatoio ognuno di noi sentiva che avevamo fatto qualcosa di straordinario ma che non era finita lì.

Arriva la partita di ritorno e nel riscaldamento si fa male Pandev. José decide di mettere Chivu. Partita complicata sin dall'inizio, già è difficile affrontare il Barcellona undici contro undici, immaginiamo dopo 20 minuti, quando viene espulso Thiago Motta, di affrontare questo Barcellona con un uomo in meno. Dopo l'espulsione, con l'uomo in meno la difesa resta così com'era e c'era bisogno che qualcuno si occupasse della spunta di Dani Alves. Per quest Eto'o ha praticamente giocato da terzino e insieme a me ha fatto la fascia avanti e indietro. Credo sia stata una partita a senso unico, il Barcellona giustamente ha tentato in ogni modo di arrivare alla remuntada. A 5 minuti dalla fine Piqué segna un grandissimo gol e sembrava che il Barcellona sarebbe riuscito a segnarne un altro e arrivare in finale. Per me è stata la partita più interminabile, l'esito è stato il premio al lavoro svolto in un'annata indimenticabile, condotta da un grande leader come José Mourinho. Una stagione che rimarrà nella storia".

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Sezione: News / Data: Mar 23 ottobre 2018 alle 19:30
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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