Roberto Boninsegna interviene attraverso le colonne di Tuttosport riguardo al momento di difficoltà a reperire dei centravanti in Italia. "E' un periodo così in cui ci sono più esterni d'attacco che prime punte, ma non credo sia dovuto a un motivo specifico. Capita - dice -. Poi, certo, ai miei tempi la concorrenza era molto ampia e qualificata. C'era gente come Chinaglia, Pruzzo, Riva, Gori, Prati, Bettega Pulici, Graziani. Poi ci sono stati alti e bassi. Quando abbiamo ritrovato un centravanti forte come Paolo Rossi abbiamo vinto di nuovo".

"Ricordo che quando arrivai all'Inter dal Cagliari - continua - con la mia cessione costruirono la squadra scudetto, ma io mi sono rifatto l'anno dopo vincendo classifica marcatori e campionato. Ero un po' preoccupato perché c'erano già nove “buche” in cui erano finiti i centravanti che avevano fallito prima di me e io avevo paura di finire nella decima. Allora andai da Corso, gli spiegai i miei movimenti e lui mi risposte “non preoccuparti, tu pensa a fare gol che a darti il pallone nel modo giusto penso io”. In effetti fu così".

Boninsegna ammette di non conoscere Retegui, "ma se Mancini lo ha chiamato avrà pensato che può essere utile. Piuttosto, non sono d'accordo con il ct azzurro quando convoca tutta quella gente per i raduni: già ad averne 22 fai fatica, meglio seguirli nello loro squadre. Pinamonti? Mi ricordo che nelle giovanili dell'Inter era molto promettente. Vanno seguiti...".

Sezione: Rassegna / Data: Mer 22 marzo 2023 alle 10:40
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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