E dal Corriere dello Sport adesso arrivano anche i complimenti alla dirigenza nerazzurra per aver anticipato la concorrenza su Lautaro Martinez. "L’Inter seguiva il Toro già da tre anni, dai tempi delle nazionali giovanili. In sede ci sono le relazioni, tutte a 5 stelle, degli scout del vivaio (il compianto Casiraghi e Manighetti), ma anche di Verdelli e dell’allora capo degli 007 Mirabelli - si legge -. Gente che di pallone ne capisce. Il via libera decisivo è arrivato con i pareri di Baccin e Ausilio: è stato quello il momento in cui l’affare è decollato. La scorsa estate il ds ha provato ad acquistarlo insieme alla Samp perché non aveva i soldi e perché Lautaro non disponeva del passaporto comunitario. Costava 12-13 milioni ed era reduce da un infortunio a un piede che qualche dubbio (allora) lo creava: non se ne fece niente. Sul Toro piombò l’Atletico Madrid che sembrava averlo preso: il ragazzo aveva detto sì a Simeone, ma, complice il rinnovo del contratto con il Racing e le aumentate pretese degli argentini, i colchoneros non riuscirono a chiudere l’operazione. L’Inter non si aspettava un simile assist: immediato il contatto con il segretario tecnico del club di Buenos Aires, Diego Milito, che confezionò un regalo per la sua ex squadra e, aiutato dal vice presidente nerazzurro Javier Zanetti, spinse Lautaro a preferire Milano. Chiusa l’operazione, Ausilio tornò in Italia con i contratti firmati e quella è stata... la sua fortuna: un’intesa sulla parola sarebbe stata spazzata via dalla proposta da 40 milioni arrivata al Racing dal Borussia Dortmund a metà febbraio, ma anche dagli interessamenti di Real Madrid e Manchester United".  

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Sezione: Rassegna / Data: Lun 13 agosto 2018 alle 10:26 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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