L'audio in cui lo definisce "il peggio del peggio" ha fatto il giro in rete. Oggi Paolo Di Canio parla al Corriere dello Sport di Mourinho e non solo.

Di Canio contro Mourinho, è stato visto come uno sfogo da laziale.  
"Prima cosa, non devo chiedere scusa a nessuno. Premetto che nelle conversazioni private faccio come mi pare. Nessuno si può indignare, neanche i benpensanti che si stanno scatenando adesso, immagino cosa dicano privatamente nelle loro conversazioni. E non accetto insegnamenti. Seconda cosa: quell’audio circolato ovunque fa parte di altri 6-7 messaggi in cui dico altre cose molto positive di Mourinho e che non vanno in contraddizione con quanto si sente nel file. Ci sono i vocali, non li divulgo perché privati. La vigliaccheria è che hanno fatto girare solo quello".

Era uno sfottò, la mettiamo così? 
"È una storia ridicola e anche patetica. Capisco come funziona il mondo, ma non ci sto a questa forma di comunicazione. Si parlava anche per divertimento, per prenderci in giro con un amico storico. Un po’ quelle cose le pensi, non in quei termini. Non sono tifoso della Roma, certo. Ma sono scevro da condizionamenti. Mi piace il calcio, continuo ad amarlo follemente. Ho esaltato il gol di Dzeko in Europa. Sono stato calciatore e tifoso, non vado in giro con la sciarpa giallorossa. Ho 53 anni, non faccio campanilismi, non è più il mio modo di pensare. Faccio comunicazione, mi piace trasmettere la mia competenza che non è legge".

Nell’audio lei dice che Mou è stato “cacciato da tutte le parti per incompatibilità di carattere e ora per risultati. Poi per l’ambiente Roma andrà bene, ma voi vi aspettate chissà che cosa ma vi dico che avete preso il peggio del peggio. Non fa neanche calcio, fa l'anti-calcio, vi divertirete in qualche conferenza stampa perché fa polemica, fa casino, vi fa il teatrino, ma lo dico, per ricostruire è il peggio che ci poteva essere. Lo dico perché era il mio preferito, più di Guardiola...”.  
"Si parlava di Sarri, del bel calcio. Io dico che Mourinho ha perso appeal. Non mi sembra abbia più la forza, l’energia, per stare h24 al top level. Per la Roma, dopo Fonseca, non c’era di meglio dal punto di vista dell’immagine. La mia battuta voleva anche significare “non vincerà lo scudetto”, magari lo vince. Che ne so? Con questa Roma si può arrivare tra le prime 6 a occhi chiusi, lui ti dà due posizioni in più. E magari si gioca la Coppa Italia". 

Non è più lo Special One
"La sensazione è che non ha più quell’energia e quella pazienza per creare gli ambienti alla Mourinho. Al Chelsea è stato mandato via per un mix di situazioni, risultati mancanti e rapporti con la squadra. Allo United ha avuto problemi con Pogba, sono cose pubbliche, anche con Mkhitaryan. Al Tottenham è stato esonerato perché è arrivato settimo e per i rapporti. Dopo aver perso contro il Liverpool, quando si giocava il primo posto, ha iniziato a fare polemica con i giocatori e la squadra è crollata. Cose non da lui. Su Sky, nel programma di Premier League, da due anni, a malincuore, dico che Mourinho ha consumato energie, mi dà l’idea che non sia stato capace di calarsi in una dimensione diversa rispetto al passato, cioè di lottare per posizionamenti e non più per vincere. Da qui la sua frustrazione. Come i grandi giocatori anche i grandi allenatori possono avere una fase discendente". 

Lei è un suo ex fan. 
"Per me era il gotha del calcio, mi faceva impazzire. Nelle interviste non è più incisivo, dico che ha perso “credibilità” nell’accusare gli arbitri. Quando dici certe cose, da settimo, dopo che sei stato al top, non ci crede nessuno. L’ho detto in tv fino a due settimane fa, quando non si sapeva della Roma. Reputavo Guardiola il Messi del calcio e Mourinho il Ronaldo. Ronaldo e Mourinho non erano marziani, erano uomini che si sono dovuti fare". 

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Sezione: Rassegna / Data: Gio 06 maggio 2021 alle 09:12 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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