Luciano Spalletti comincia a martellare da subito il gruppo. Il tecnico toscano sa che l'Inter è attesa da una stagione impegnativa, sia fisicamente che psicologicamente, e allora allen anche le teste. Accade già in ritiro, come spiega la Gazzetta dello Sport. "Si chiama motivazione, Spalletti questo ruolo sa giocarlo alla perfezione. In campo disegna ogni azione a tavolino, telecomanda e fa ripetere a memoria ogni azione, dicendo al centrale quale centrocampista servire, e a quest’ultimo su quale terzino aprire il gioco - racconta la rosea -. E fuori dal campo Spalletti fa il regista, visione che va oltre il rettangolo di gioco. Per intendersi: ha voluto e ottenuto lunghi colloqui con tutti i nuovi acquisti, ancor prima che mettessero piede ad Appiano. Un modo per entrare subito in sintonia, far capire in quale mondo si è arrivati, conoscere la carta d‘identità del giocatore ancor prima di verificarla sul campo. Con Nainggolan, poi, è andato ancora oltre. Una sera se l’è portato a cena: tête-à-tête, per capire l’effetto che avrebbe fatto, un Ninja a Milano".

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Sezione: Rassegna / Data: Mer 18 luglio 2018 alle 10:26 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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