Il calcio italiano ragiona su come riuscire a sostenersi, soprattutto nella malaugurata ipotesi di non tornare a giocare. Le proposte che la Lega Serie A ha raccolto dai club - scrive la Gazzetta dello Sport - saranno sintetizzate e restituite alle società in un documento strutturato che verrà consegnato domani alla Figc, il passo ufficiale per arrivare poi sul tavolo del governo. Una o più leggi dello stato eviterebbero singole contrattazioni, come quella sulla possibile sospensione (o taglio) degli stipendi nel periodo di inattività dei calciatori, che è una delle ultime proposte condivise dalle società.

L’AIC, come sindacato di categoria, oggi è disponibile al dialogo e consapevole del momento ma ancora concentrata su altri temi tipo gli allenamenti in sicurezza. Ma club e Lega confidano piuttosto in una direttiva Uefa, uguale per tutti i Paesi. In un secondo momento si discuterà dell’ammontare, specie se dalla pausa si arriverà a trattare tagli veri e propri: da calcolare in base al periodo di inoperosità, o se il campionato non dovesse riprendere, in base alle partite non giocate. Nel secondo caso sarebbe interessato il 25-30% dello stipendio.

Le altre proposte - chiosa la rosea - riguardano l'eliminazione del bando pubblicitario imposto alle società di scommesse, la modifica della legge Melandri sui diritti tv, o quella sul professionismo sportivo del 1981. Relativamente ai nuovi stadi, infine, verrà chiesta una semplificazione della burocrazia per chi vorrà investire nelle infrastrutture. 

Sezione: Rassegna / Data: Lun 23 marzo 2020 alle 08:20
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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