"È stata una rimonta ormai imprevista, complessa e molto bella, soprattutto legittima. L’Inter non aveva meritato in niente il vantaggio del Tottenham, non aveva meritato nemmeno di vincere perché ha tirato in porta solo negli ultimi minuti, ma ha sempre fatto la partita". Lo sottolinea Mario Sconcerti sul suo consueto punto del giorno dopo sul Corriere della Sera. "Gli inglesi sono eroi stanchi, giocano bene ma amano guardarsi, tengono meglio lo spazio, ma giocano come fosse tutto accademia - commenta Sconcerti -. L’Inter ha fatto una partita inferiore e generosa, a tratti cattiva. È riuscita a tenere sempre in mano una gara che tecnicamente le sfuggiva da molte parti. E alla fine ha vinto con due prodezze individuali messe dentro un’ultima grande spinta di tutta la squadra. Credo che la partita sia stata un piccolo riassunto della Champions che sarà quest’anno, una gara di grande pubblico e squadre imperfette, ognuna con dei limiti che aprono le speranze di chiunque altro. Se cercate una Champions da vincere puntate su questa, c’è un grande profumo di transizione. Nessuno ha tutti i meriti di un trionfatore, la corsa è aperta. L’Inter di Champions è stata umile e scarna, ha corso molto (Brozovic e Vecino, anche Politano), raramente ha toccato la palla più di due volte consecutivamente. È stato un avversario veemente e improduttivo per quasi 90 minuti contro una squadra inglese allenata da un esteta. Credo che Pochettino sia un mister da ammirare sempre e lasciare dov’è. Fa pesare le sue idee come fossero colpi di genio, ha una pessima idea della normalità e non trova mai un cambio di ritmo. Non è stata un’Inter migliore, è stata un’Inter diversa, anche nella fortuna che non ha avuto mai in campionato. La partita apre una grande parentesi nella stagione, non risolve niente, ma dice che il limite è alle spalle. La grande forza di partite come queste è godersele per quel che danno, anche in futuro, non per quello che mostrano".

VIDEO - MIRACOLO INTER, TRAMONTANA IMPAZZISCE NEL RECUPERO

Sezione: Rassegna / Data: Mer 19 settembre 2018 alle 09:38 / Fonte: Corriere della Sera
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print