Lunga intervista di Tuttosport ad Andrea Stramaccioni, appena accasatosi in Iran, all'Esteghlal. "Avevo ricevuto l’offerta ad aprile e, per ignoranza, non l’avevo considerata di grandissimo appeal - ammette l'ex tecnico dell'Inter -. Giorno dopo giorno, mi sono reso conto di quanto invece fosse importante il club. A convincermi fondamentalmente sono state tre cose: l’insistenza e la caparbietà con cui mi hanno voluto, la testimonianza di Julio Velasco che è stato tre anni a Teheran ed è stato squisito nel darmi consigli, e poi il fatto che l’Esteghlal partecipi alla Champions asiatica, che sia spinto da milioni di tifosi e da un grandissimo pubblico come dimostrano i 52mila abbonati allo stadio nell’ultima stagione. Ci tengo poi a ricordare pure il dottor Maurizio Conciatori, ambasciatore italiano in Iran, che mi ha dato una visione a 360° di quanto troverà la mia famiglia a Teheran". 

In A, tranne il Napoli, tutte le big hanno cambiato allenatore. Qual è il progetto che più la stuzzica? 
"Beh, visto il mio cuore le squadre che seguirò con più attenzione sono la Roma di Fonseca e l’Inter di Conte. Fonseca arriva in un momento particolare, è un allenatore preparato ma sarà chiamato a una grande sfida, probabilmente più difficile di quella che si aspetta. Per quanto riguarda l’Inter, il grande tema del campionato sarà se potrà competere per lo scudetto, anche perché parte dalla base del lavoro fatto da Spalletti. Poi sono curioso di vedere Sarri, uno dei nemici più recenti della Juve, cosa farà con il suo 4-3-3 a Torino". 

Davanti c’è sempre la Juve? 
"Sì, se non altro per l’abitudine che ha a vincere. Però l’Inter le darà filo da torcere". 

Che effetto le fa vedere Politano, un suo “figlioccio” in Nazionale? 
"Sono orgoglioso di lui. Matteo, tutto quello che si è guadagnato sin da ragazzino lo ha fatto grazie a un mix che incarna perfettamente l’interismo. Lui è un lottatore di qualità, incarna lo spirito che vuole vedere chi va a San Siro e in più gli è rimasta la fame del ragazzo di quartiere che vedevo nelle giovanili della Roma. Per questo gli scrivo sempre: “resta come sei, non cambiare mai”. Sono sicuro che darà il suo contributo pure nel 3-5-2 di Conte perché lui può fare il quinto, il sotto punta e la seconda punta". 

All’Inter potrebbe tornare anche un altro suo ragazzo, ovvero Kovacic. 
"Mateo è arrivato in un momento difficile ma ha dimostrato negli anni di essere un giocatore di livello assoluto". 

Giochiamo un po’ con il mercato: il colpo dell’estate?
"Lukaku all’Inter. Perché è un centravanti che mi ricorda un po’ il Bobo Vieri dei tempi d’oro: abbina una forza fisica devastante a una buona tecnica per la sua stazza. Non è facile in A trovare giocatori con quelle caratteristiche". 

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Sezione: Rassegna / Data: Dom 16 giugno 2019 alle 10:16 / Fonte: Tuttosport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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