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Inter-RB Lipsia, Up&Down - Spinaccé spezza l’apnea. Topalovic si prende la ribalta con due parabole pittoresche

di Egle Patanè

Ancora una vittoria per l'Inter Under 20 di Andrea Zanchetta che dopo la vittoria in campionato col Cesena batte anche l'RB Lipsia e sale a quota 15 punti in classifica di Youth League. Buoni segnali per l'allenatore nerazzurro che può dirsi soddisfatto della reazione della squadra, passata in svantaggio al 25esimo grazie al gol di Bulland, prima di ritrovarsi. A sottoscrivere il pari è Spinaccé a qualche minuto dall'inizio della ripresa, prima della doppietta dello sloveno Topalovic che fa doppietta e ipoteca un vittoria sulla quale non influisce la rete nel finale del Lipsia. 

Indichiamo di seguito chi si è distinto maggiormente in questa sfida, scegliendo la rising star, ovvero il miglior giocatore dell'incontro, e gli altri due che si sono distinti in positivo. Una sola la nota 'negativa' del pomeriggio.

RISING STAR

LUKA TOPALOVIC - Primo tempo sotto tono per l'8 di Zanchetta che fatica a trovare misure e concentrazione. Nel secondo tempo lo sloveno però si prende la standing ovation dei 314 presenti sugli spalti del Konami Centre con una doppietta sottoscritta in due minuti che ribalta il Lipsia e mette a referto il quarto gol stagionale con la maglia nerazzurra, il terzo in Europa. Vera e propria magia del classe 2006 che dopo aver ricevuto un buon pallone servito da Zanchetta si inventa una clamorosa parabola che s'infrange soltanto alle spalle di un impotente Dickes costretto a guardare anche un paio di giri d'orologio dopo sull'altrettanto perfetta curva disegnata alla Sneijder dall'8 nerazzurro da punizione appena fuori area.

UP

GIACOMO DE PIERI - Meno frizzante e sfavillante del solito, Giacomo De Pieri è comunque il giocatore di cui nessuno farebbe a meno. Intuito, qualità e guizzi del 10 interista non si fanno desiderare: giocate nello stretto e accelerazioni del 2006 mandano più volte in tilt i tedeschi che abboccano nel tranello e incappano, a causa sua, in due ammonizioni. 

MATTEO SPINACCÉ - Tornato titolare, Matteo Spinaccé fatica - come d'altronde il resto dei compagni - nella prima frazione di gioco, quando pur tentando due volte la conclusione senza non trova mai la porta. La situazione migliora nei primi minuti della ripresa quando riesce a proporsi bene in area, guadagnandosi un preziosissimo rigore che con freddezza trasforma in gol, permettendo ai nerazzurri di mettere in pari un risultato che fino a quel momento parlava tedesco. Fondamentale il suo apporto alla gara, partita fatta di sportellate con Boog, cliente molto scomodo per il 9 nerazzurro, e sacrificio.

DOWN

THIAGO ROMANO - Se c'è un'insufficienza da segnalare nella gara imbastita questo pomeriggio nerazzurrini è forse la prestazione di Thiago Romano. L'attaccante argentino è il meno graffiante della squadra di casa: si lascia imbottigliare da Koß che lo costringe più volte ad allargarsi togliendogli campo e incisività. Qualche buona accelerata ma inconcludente che non rende giustizia alle sue capacità e un gol sulla coscienza macchiano una prestazione stroncata dall'uscita anzitempo dal campo per un problema fisico. AVREBBE POTUTO OSARE DI PIÙ.


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