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Sarri, scuse a zero. Ljajic da 10 nello stadio del diez

di Gianluca Scudieri

L’Inter è qualificata alle semifinali della Tim Cup dopo aver battuto per 2-0 il Napoli favorito nella sfida del San Paolo tenutasi ieri sera. In questo appuntamento con “Da Zero a Dieci” andiamo a ripercorrere quella che è stata la gara valida per i quarti di finali della competizione nazionale.

ZERO - Le scuse che ha Sarri. Non si può iniziare a parlare della partita senza partire da quello che è successo nel finale di gara e nel post. Il tecnico ex Empoli ieri sera ha sbagliato, e alla grande. Non ci sono “ma” che tengano, non possono nemmeno bastare le scuse riferite a Mancini nel tunnel degli spogliatoi se poi ad esse non seguono fatti e, nell’attesa di ciò, Sarri non può fare altro che cospargersi il capo di ceneri.

UNO - Quella di ieri sera è stata la prima vittoria dell’Inter con il risultato di 2-0. I nerazzurri hanno sempre segnato in trasferta in questa stagione e anche questa volta gli uomini di Mancini non hanno tradito le attese e, contrariamente alle abitudini, hanno vinto con due gol di scarto senza soffrire poi così tanto come immaginato alla vigilia.

DUE - Gli uomini che hanno toccato palla in occasione del primo e del secondo gol. Al 74’ Medel e Jovetic sono entrati nell’azione della rete che ha sbloccato la gara, mentre nel secondo gol il tutto è avvenuto sull’asse serbo-montenegrina Jovetic-Ljajic, quella che in molte occasioni nella prima parte di stagioni aveva esaltato i sostenitori nerazzurri.

TRE - Gli anni passati dall’ultima qualificazione dell’Inter alle semifinali di Tim Cup, dopo aver battuto in quell’occasione il Bologna dopo i tempi supplementari con il risultato di 3-2. Gli uomini di Stramaccioni, all’epoca, persero in semifinale contro la Roma con il risultato complessivo di 5-3 per i giallorossi tra andata e ritorno.

QUATTRO - I palloni intercettati da Geoffrey Kondogbia. Il francese nella gara di ieri è stato decisamente positivo in fase difensiva e, in coppia con Medel, ha aiutato la retroguardia a non soffrire le avanzate partenopee. Non altrettaanto bene però in fase di costruzione.

CINQUE - I duelli vinti da Juan Jesus ieri sera sui sei tentati. Il brasiliano ha sostituito Jeison Murillo nella coppia con Miranda e ieri al San Paolo se l’è cavata egregiamente, verosimilmente aiutato dalla presenza del connazionale ex Atletico Madrid, autore della solita ottima prestazione.

SEI - I cross tentati in assoluto dai due terzini dell’Inter, Nagatomo e Telles, ma solamente uno, da parte del giapponese, è andato a buon fine. Diversamente da quanto accaduto nelle ultime uscite, l’Inter ieri sera ha usufruito molto bene delle fasce laterali allargando il gioco e conseguentemente la difesa del Napoli, creandole non pochi affanni.

SETTE - Le parate di Samir Handanovic, l’ultima delle quali, prodigiosa, su Gonzalo Higuain al 94° minuto. Il portiere sloveno è stato nuovamente insuperabile confermandosi uno dei più forti nel suo ruolo in tutta Europa.

OTTO - I palloni recuperati dal solito inesauribile Medel. Il cileno, in coppia con Kondogbia, come ai tempi del Siviglia, è stato uomo ovunque per i nerazzurri nei pressi del centrocampo distruggendo in molte occasioni sul nascere le avanzate degli uomini di Sarri.

NOVE -  I minuti di recupero erroneamente segnalati dal quarto uomo Di Bello, da cui poi è nata tutta la querelle del finale che ha portato, fra le altre cose, all'allontanamento insensato di Roberto Mancini. Il quale, dunque, dovrà attendere le sentenze del giudice sportivo per capire se potrà sedersi in panchina per l’andata delle semifinali di Coppa Italia.

DIECI - Il ruolo svolto da Adem Ljajic al San Paolo. Nello stadio che fu di Maradona il serbo si prova a calare nella parte aiutando la manovra dei nerazzurri, un po’ come faceva Rakitic ai tempi del Siviglia con gli stessi due mediani a coprirlo. La rete che sigilla il risultato è il giusto premio per la sua ottima prestazione.


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