Zenga: "Cagliari è la tappa più importante della mia carriera. Nainggolan? Uno da cui ripartire"
Giornata di presentazioni per Walter Zenga chiamato da Giulini alla guida del Cagliari per succedere a Rolando Maran, dopo il suo esonero. Si presenta così l'ex portiere nerazzurro ai microfoni di Sky Sport: "Il presidente ha ragione a chiedere entusiasmo, dobbiamo chiamare registro. Ha chiesto "ignoranza" che significa andare in campo con la convinzione di avere qualità e che può esprimere calcio migliore".
Un calcio un po' folle?
"Se non si è un po’ folli nella vita non si fa niente. Bisogna avere quel coraggio che ti porta a non avere paura di sbagliare. Quando entri in un loop del genere hai tante preoccupazioni, cominci a pensare a tante piccole cose e non vinci più. Adesso abbiamo due settimane di tempo per preparare la partita, la prossima abbiamo la Spal a Ferrara, questo è un vantaggio".
Oggi parlavi con Nainggolan con la mano davanti la bocca. È già nato feeling con Radja?
“Avevo la mano davanti la bocca? È una cosa che viene d’istinto da fare. Non era nulla di particolare, gli stavo dicendo che avremmo fatto il pranzo all’1. Radja è uno con cui ripartire, lui come tutti gli altri. Ho grandissima fiducia nei miei calciatori, devo trasferire a loro l’idea che possono ancora far sognare i tifosi e fare in modo che tornino ad incitarci come prima”
Questa che tappa è?
"La tappa fondamentale della mia carriera. Ho ancora dentro l’amarezza della retrocessione di Crotone, perché avevamo fatto tante belle cose e la gente era entusiasta. Quello mi è rimasto dentro, qui è la mia tappa fondamentale e voglio che sia la mia annata migliore”.
Cosa le piaceva del Cagliari di Maran?
"La prima persona che ho chiamato è stato Rolando. Ho grande stima dei colleghi, so quanta amarezza si prova quando si viene mandati via ed è stato il primo che ho chiamato dicendogli che ho sempre considerato il Cagliari la squadra rivelazione, ultimamente non so cosa è successo, mi dispiace per te…e lui ovviamente mi ha ringraziato. È raro sostenerci tra colleghi”
Cosa le ha detto Giulini?
"Con Giulini ci conosciamo da tanto, io devo ridare entusiasmo a lui e a tutti, essere capace di riportare la squadra dove l’aveva portata Rolando. È amareggiato dal periodo chiaramente, questo è un campionato nuovo, abbiamo 13 partite in cui dobbiamo fare quello che ha fatto il Cagliari all’andata".