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Vezzoni, la storia e i sogni: "Ammiro Sensi e sogno l'Argentina. Tutto per mia madre"

di Gianluca Losco

Franco Vezzoni, argentino che fa parte delle Giovanili dell'Inter, non dimenticherà facilmente la giornata del 2 ottobre 2019, durante la quale ha dato un contributo fondamentale per la vittoria in Youth League contro il Barcellona. Il tutto poco prima di aver visto giocare, da una platea di lusso del Camp Nou, il suo idolo giocare in Champions League.
"Siamo andati a vedere il campo, lo stadio Johan Cruyff, il giorno prima e da lì tanti pensieri mi sono entrati in testa - ha confessato Vezzoni ai microfoni de La Nueva Mañana -. Dovevamo affrontare il Barcellona, in un torneo importante in Europa; e al momento della gara, vedere il campo e quei giocatori è stato pazzesco. Non me l'ero mai immaginato. Per questo prima della sfida ero molto nervoso. Poi, quando è cominciata la partita, è passato tutto".
"Quando sono sceso in campo, conoscendo il livello della gara che stavo per giocare,  - ha continuato Vezzoni - sono ricomparse tutte le cose del passato, come gli sforzi, le cose umili di casa mia. E ancora di più. Ho avuto la pelle d'oca ricordandomi di mia madre".
La voce del ragazzo si fa più flebile e lui diventa più emotivo ricordando la madre: "Parliamo ogni giorno e non vede l'ora di potermi raggiungere. Parliamo prima e dopo le partite, mi descrive cose belle. Questo mi aiuta e mi motiva, perché io faccio tutto per lei...Perché? Perché abbiamo fatto molti sforzi quando ero bambino. Ha lasciato tutto per me. Ha fatto tutto il possibile per farmi giocare a pallone, per comprarmi le scarpe. Mi ha portato in tutti i posti, fatto tutto per farmi diventare un calciatore e realizzare i miei sogni. Da parte di entrambi c'è sempre stato un grande sforzo, ma sempre fatto con grande passione".

Ora a 17 anni Vezzoni vive un sogno diventato realtà, ma va oltre. Adesso sta affrontando il suo momento chiave della vita da calciatore: "Sono nell'anno più importante, faccio parte della Primavera e il livello è già molto alto. Ci sono molte differenze rispetto alle competizioni disputate finora, ma potrà migliorare me e tutta la squadra". Finora la Primavera sta andando oltre ogni previsione; Vezzoni è arrivato in Europa come centrocampista centrale, ma adesso viene impiegato come esterno destro: "Ciò che mi sorprende maggiormente è la tattica, si lavora molto sulla tattica. Al momento stiamo giocando col 3-5-2, devo correre molto. Sono stato impiegato in diverse zone del campo, ho giocato anche da numero 5 o numero 8, ma mi adatto bene e dalla preseason ho sempre fatto l'esterno. Far parte della Primavera è molto difficile, siamo 28 giocatori e tutti hanno un ottimo livello. Bisogna lottare al massimo e dare tutto in allenamento".

"La Nazionale argentina? Avevo sentito una voce - ha risposto Vezzoni - ma niente di concreto. Finora non ho parlato con nessuno. Il mio sogno è vestire la maglia della Nazionale un giorno, sarebbe il massimo. Se mi chiamasse l'Italia direi di no, perché il mio sogno è giocare per l'Argentina. Ma tutto a suo tempo".

Ma non c'è solo la Primavera, perché Vezzoni ha già respirato l'aria della prima squadra. Ammira Stefano Sensi ed è entusiasta di ciò che sta facendo il suo connazionale Lautaro Martinez. Ma il suo idolo resta Leo Messi, cosa che ha reso quel 2 ottobre appunto un giorno speciale: "Non ero mai stato al Camp Nou. Non si sapeva ancora se avrebbe giocato Messi, ma quando l'ho visto sono rimasto molto contento. Vederlo dal vivo è pazzesco, così come è stato un sogno vedere il Barcellona".


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